Questo IGT Toscana a base Sangiovese, con aggiunta di un 5% tra Canaiolo e Ciliegiolo, non filtrato, proviene da un territorio particolarmente vocato nei dintorni di Castelnuovo Berardenga, in provincia di Siena.
L’azienda agricola ha sede in un convento del ‘900, in un luogo dove la cultura Etrusca ha lasciato segni profondi.
Il vino si offre nel bicchiere nel suo bel colore granato, con la riservata trasparenza del Sangiovese e bisogna attendere qualche minuto perché al naso si svolga e presenti le sue note caratteristiche.
Frutta rossa sotto spirito, composta di prugne, fiori secchi, humus, note speziate di tabacco e chiodi di garofano spiccano tra un tenore alcolico decisamente evidente.
L’ingresso in bocca è importante, buona morbidezza e tannini apprezzabili ma estremamente piacevoli e coerenza con le suggestioni olfattive. Un vino di buona persistenza che ” chiama” il cibo: i 15 gradi di titolo alcolometrico, che rispecchiano una annata decisamente calda, riusciranno perfettamente a bilanciare la succulenza di una pantagruelica bistecca fiorentina al sangue, accompagnata da una ratatouille di patate, melanzane e peperoni.
Un vino vivo e generoso, che nasce ogni anno dalle cure di Giovanna e Stefano e dei loro figli, che continuano, con il loro paziente lavoro in vigna, una tradizione nel rispetto della natura ed a custodire un luogo davvero magico.