Ribera del Duero · Parte Prima

Il miracolo enologico della Spagna settentrionale

· di Olga Sofia Schiaffino ·

 


 

I vini rossi di questa zona vengono definiti come il miracolo enologico della Spagna settentrionale.

Il territorio è attraversato dal fiume Duero che continua oltre il confine in Portogallo, modificando il nome in Douro, lungo le cui valli si coltivano le uve destinate al Porto. Il paesaggio si innalza a tratti con lievi colli, le cui pendici sono abbracciate dai vigneti che in estate, verdeggiano a perdita d’occhio.

Le grandi escursioni termiche, i suoli molto diversi, che cambiano anche di composizione nel singolo vigneto regalano ai vini belle acidità, profumi intensi e complessi, molto diversi da quelli della vicina Rioja. La prima azienda a scommettere sulle potenzialità della Ribera, a metà dell’Ottocento fu Vega Sicilia: il vino Unico, prodotto solo nelle migliori annate, necessità di un lungo affinamento nelle botti di rovere ed è semplicemente meraviglioso.

Abbiamo avuto la fortuna

di poter visitare una nuova azienda, Garmon Continental a Olivares de Duero, che completa la trilogia di Bodegas della Famiglia Garcia: la prima, Mauro a Tudela de Duero, la seconda, San Roman nella D.O. Toro.

La prima vendemmia è la 2014, per un vino che racchiude l’espressività di uve selezionati da vigneti tra i 40-80 anni, da diverse parcelle situate a diverse altitudini, tra 850-1000 metri.

Il Tempranillo è sovrano, i terreni predominanti sono argilloso- calcarei e arenario – argillosi, rese basse (3000-5000kg per ettaro) e vengono utilizzate solo botti di rovere francese, che per il 70% sono rinnovate ogni anno.

La nostra guida

ci spiega con passione e precisione che ogni parcella è vinificata a parte ed in seguito avviene l’assemblaggio, per dare un prodotto unico e prezioso.

Tocchiamo… con il palato tutto questo, assaggiando dei campioni da botte (uno sballo totale per un sommelier!)  Moradillo è la porzione più alta, sulla riva sinistra del fiume: conduzione a spalliera, terreno ciottoloso: raffinato ed elegante naso fruttato croccante e accenni balsamici. Banos invece connota di maturità il frutto, è vellutato, potente, con un tannino espressivo e vibrante: siamo verso terreni più in basso e posizionati sulla riva destra.

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Garmon 2015 si offre in degustazione con una veste rosso granato intenso con note rubino che illuminano i bordi. 12 giorni di fermentazione e macerazione, lieviti indigeni, rimontaggi quotidiani, temperatura controllata. Esuberante frutto rosso, lampone, ciliegia, inviti balsamici, speziatura delicata e integrata a sostenere un bel tannino, che promette di essere un perfetto partner per un solomillo di ternera, chiusura lunga e sapida.

Davvero un portento!

Abbiamo inoltre l’opportunità di assaggiare un Mauro 2016 (già introvabile sul mercato), che vede accoppiare al Tempranillo una minima percentuale di Syrah; mano fatata dei Garcia, avvolgente naso di frutta rossa, guizzi di liquirizia e note di cacao, dalla ben accorpata tannicità.

San Roman 2014, Tinta de Toro 100% proviene da terreni ghiaiosi e sabbiosi; un vino di potenza ed eleganza, che sosta 24 mesi in botti nuove e usate di rovere sia francese che americano. Predominanti i piccoli frutti rossi, il cacao, le erbe aromatiche, un tannino scalpitante e una chiusura lunga con buona sensazione pseudocalorica. Non possiamo che ringraziare lo staff ed i proprietari con tutto il cuore, per aver potuto incontrare alcune grandi espressioni di questo magnifico territorio.

Hasta Pronto!

 

 

Consejo Regulador de la DO Ribera del Duero
Calle Hospital, 6
Roa E
+34 947 54 12 21

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