Château Haut-Brion

Pessac

· di Olga Sofia Schiaffino ·

 


 

V

arcando il cancello e procedendo lentamente tra le vigne verso il castello, sento crescere una grande emozione, perché sembra di aver intrapreso un viaggio nella storia.

Questo luogo, da sempre molto vocato per la coltivazione della vite, vede l’origine della sua fortuna nel 1523, quando venne portato in dote da Jeanne de Bellon al futuro sposo, Jean de Pontac.
Fu però Arnaldo III de Pontac ad imporre il vino di Bordeaux in Inghilterra, descritto da Samuel Pepys quale “vino francese dal gusto particolare chiamato Ho-Brien”.

Nel 1855 venne incluso, unico della zona di Pessac Leognan, nella classificazione dei Premiere Grand Cru, a suggellare l’eccellenza del vino prodotto… da sempre.

Chateau Haut-Brion

è attualmente curato dal Principe Roberto di Lussemburgo ed è compreso, assieme al vicino La Mission Haut-Brion, nel Domaine Clarence Dillon: il risultato è quello di promuovere la tradizione e la estrema eleganza di un vino simbolo di Bordeaux…

I tre vitigni protagonisti di questo vino straordinario, espressione fedele di questo territorio sono il Cabernet Sauvignon (45%), il Cabernet Franc (15%) ed il Merlot (40%); i cloni sono stati selezionati da una varietà autoctona, proprio per suggellare questa significativa dipendenza tra la terra ed il vitigno.

Nelle 36 differenti qualità di suolo della proprietà sono a dimora ben 370 cloni diversi e 140 vitigni “progenitori”: estrema cura viene posta in vigna, evitando pesticidi e preservando l’ambiente ed il suo equilibrio, la vendemmia è rigorosamente manuale, selezionata, in diverse prese e per singoli appezzamenti.

La fermentazione avviene in acciaio,

a temperatura controllata e poi vengono usate barriques nuove, secondo la tradizione iniziata nel XVIII secolo: l’assemblaggio viene eseguito al termine di questo processo, tenendo conto della qualità raggiunta dalle singole partite derivanti da medesima parcella, e solo quelle “perfette” verrano utilizzate per Château Haut-Brion, mentre le altre confluiranno nel Clarence de Haut-Brion. Importante segnalare la produzione anche di un Château Haut-Brion Blanc, da uve Sauvignon Blanc e Semillon, vero gioiello.

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La nostra visita

si conclude in un bellissimo salone che guarda su di un cortile interno del castello, con una indimenticabile degustazione;

La Mission Haut-Brion 2011, si propone con un vellutato rosso granato, un bouquet di intensità gradevole e delicata, che offre temi fruttati, floreali e speziati molto fini e note terziarie, tannini rigorosi e buona persistenza.

Château Haut-Brion 2011 (Cabernet Sauvignon 46% – Cabernet Franc 19% – Merlot 35%) un atteggiamento cromatico e di impatto olfattivo
decisamente più potente ed estremamente ammaliante; si svolgono sentori di prugna Mirabelle, ciliegia, cassis, mora, cuoio, viola pansé, elicriso,
leggiadre note boisè e vena erbacea. Un tripudio in bocca e la percezione di assistere alla espressione di un grande vino e di una regale maestria nell’uso della barrique. Instancabile nel riprendere la coerenza gusto olfattiva, tannini serrati, un nettare da saper attendere per avere nuove sorprese ed emozioni .

Muovendo verso l’uscita

avvertiamo la sensazione di abbandonare un piccolo paradiso, un luogo quasi fatato, avendo potuto riconoscere la presenza di un Genius loci sulla collina di Brion, ancora una volta, un sentimento del divino – di “quell’amor che move il sole e le altre stelle”, e celebra l’uomo e la sua terra -.

 

 Château Haut-Brion 
135, avenue Jean Jaurès
Pessac Cedex F
+33 5 56 00 29 30

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