Viaggio in Alsazia parte seconda

· di Olga Sofia Schiaffino ·

appa obbligata sulla Route di vin: Riquewhir è una deliziosa cittadina circondata dalle vigne: entro da una delle porte che si apre sulla piazza delle Tre Chiese e proseguo finché non vedo il negozio di questo famoso produttore che fa angolo sulla via principale.

Un’azienda storica il Domaine Hugel: pensate che il fondatore Hans Hulrich si trasferì in Alsazia durante la guerra dei Trent’anni nel 1639.

Nel 1911 i primi imbottigliamenti e una crescita nella produzione di vini di qualità eccelsa: la maggior parte dei 30 ettari della proprietà si estende entro i confini di Riquewhir, di cui più della metà si trova su due pendii particolarmente vocati per la coltivazione della vite, oggi classificati come Grand Cru, lo Schoenenberg e lo Sporen.

I suoli hanno una struttura geologicamente complessa, caratterizzata da sedimenti marini risalenti al Mesozoico, che varia dal calcare all’argilla, dal gesso alla marna del Triassico.

Le tracce di rocce basaltiche testimoniano invece una antica attività vulcanica.

Le uve coltivate sono le classiche alsaziane: il Riesling si esprime in modo sublime sui terreni ricchi di argilla e marna dello Schoenenberg mentre il Gewurztraminer preferisce l’argilla del Giurassico stratificata dello Sporen.

Le vendemmie sono rigorosamente manuali e non vengono aggiunti zuccheri perché l’Alsazia è la seconda regione vitivinicola più arida della Francia: le uve giungono a maturazione perfette molto lentamente.

Inoltre,

la famiglia Hugel ha partecipato alla definizione delle norme per la produzione di Vendange Tardive e Selection de Grains nobles.

Château Margaux

In questa zona rinomata del Medoc sorge Chateau Margaux, che vanta una facciata molto elegante, caratterizzata nella parte centrale da un timpano sorretto da quattro colonne, che ricordano un tempio ...

La cantina, situata in edifici del XVI secolo nel cuore della cittadina di Riquewhir, contiene grandi botti di quercia risalenti a più di un secolo fa, tra le quali la famosa botte Santa Caterina del 1715, citata anche nel Guinness dei primati come la botte più antica ancora in uso.

Le celebri etichette gialle possono recare particolari diciture.

Estate: è la prima espressione dei grandi territori di questi comune. Due varietà di uva, Riesling e Gewurztraminer

Ho assaggiato un meraviglioso Estate Riesling 2016 che apre con sentori di mela golden, albicocca, fresia, pesca e mandorla dolce. Persistente in bocca e vibrante, sulle note aromatiche e di idrocarburo.

Grossi Laue (in dialetto alsaziano vuol dire vigneti più pregiati) – Grand Cru –

Sono rimasta colpita dal Grosse Laue Riesling 2011 che al naso offre un bouquet di grande finezza e complessità, con note di frutta a polpa bianca matura, ginestra, cedro, pietra bagnata e mandorla. Chiude con una vivace sapidità, sicuramente riserverà sorprese nei prossimi dieci anni.

Sono Sicuramente vini che esprimono l’eccellenza e la caratteristica di un terroir davvero unico: esperienza davvero affascinante, in una atmosfera fiabesca e leggiadra, che merita il viaggio.