Cefalonia Experience

· di Olga Sofia Schiaffino ·

 


C

efalonia, isola delle Ionie, tristemente famosa per l’eccidio compiuto dai soldati tedeschi che coinvolse i militari italiani ivi stanziati, in seguito all’armistizio dell’8 settembre 1943, è una vera perla e luogo perfetto per trascorrere le vacanze, godersi il mare e assaggiare ottimi vini.

Dopo essere atterrata all’aeroporto mi sono diretta verso sud, a Skala dove ho trovato Dennis ad aspettarmi a Dyonisos Studios.

Il paese è gradevolmente movimentato, il centro è zona pedonale dove si può bere e mangiare e acquistare souvenirs, mentre sul lungomare si affacciano i locali della movida e le bellissime spiagge.

Metaxa beach offre lettini e ombrelloni, un bar – ristorante e il relax è sicuramente assicurato!

Ovviamente la spiaggia libera è enorme, consentendo di avere spazio vitale anche durante i periodi presi d’assalto dai turisti.

Cenare è un vero piacere perché l’offerta è ricca e vasta: se si vuole mangiare pesce, assolutamente consigliato è Sunrise Restaurant vicino alla Spithi beach: cibo di prima qualità e carta dei vini stupenda, con tante referenze isolane e un servizio perfetto.

Per gustare i sapori della cucina tradizionale greca Manolis è la taverna consigliata: all’interno del paese, il grill che sforna carne arrostita e altre leccornie.

Nelle vicinanze di Skala, versante occidentale dell’isola, troviamo Kaminia Beach, dove nella sabbia finissima nidificano le tartarughe e più a nord, tra l’aeroporto e il capoluogo Argostoli, Platys Gialos, sabbia e mare stupendi: unica accortezza, arrivare presto per trovare posto con l’auto.

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Una cantina che sicuramente merita la visita per scoprire la storia vitivinicola di questa meravigliosa isola ...

In questo versante di Cefalonia è consigliato visitare le cantine; ho avuto il piacere di scoprire Petrakopoulos a Thyramonas.

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Una azienda familiare; di recente è stata costruita la nuova cantina e sotto i portici accoglie gli enoturisti per la degustazione dei vini prodotti e dell’olio.

Ho potuto assaggiare la produzione aziendale illustrata da Georgia tra cui Robola 2021, solo 2500 bottiglie, Gold Zakynthinos 2021 in 3300 esemplari, Mov 2020 da mavrodaphne in purezza, da viti non innestate, preziose le 800 bottiglie.

In azienda anche Ioanna, Kiki (enologa) e Despina!

La robola è il vitigno a bacca bianca nativo di Cefalonia: non ha nulla a che vedere con la ribolla gialla come hanno dimostrato le analisi del Dna.

Giunge a maturazione tra agosto e settembre e regala vini dai sentori di pesca, mela, agrumi e note di pietra focaia, soprattutto dopo qualche anno di riposo in bottiglia.

Lo zakynthinos è sempre un vitigno a bacca bianca coltivato soprattutto nella parte meridionale dell’isola.

Originario della vicina Zacinto e portato secoli fa da alcuni coloni, sembra praticamente scomparso da quest’ultima.

Il Vostilidi è un’uva a bacca bianca coltivata sia a Cefalonia che a Zacinto, conosciuta anche come Goustolidi. I vini sono caratterizzati da una media acidità, da sentori di frutta a polpa gialla, arancia ed esotica: viene prodotto anche utilizzando lo stile ossidativo. Mi ha colpito molto il V for Vostilidi di Panos Sarris, cantina visitata localizzata vicino ad Avithos beach nel comprensorio di Svoronata: premiato con l’argento da Decanter, ha un bouquet complesso con note affumicate, arricchito dai sentori speziati regalati dall’affinamento in legno. Lieviti indigeni. Stupenda, sempre di Sarris, la Robola Panochori, da viti a piede franco coltivate in un vigneto di famiglia su terreni calcarei, fermentazione spontanea, solo acciaio.

Ottimo anche l’olio che producono, Karli, secondo una tradizione familiare, tramandata di generazione in generazione.

Il mavrodaphne è una varietà a bacca nera famosa perché impiegata nella produzione del vino dolce di Patrasso, a cui è stata riconosciuta la PDO.

Il primo a vinificarla a secco è stato Sklavos: un esperimento molto ben riuscito e seguito dalle altre 5 cantine presenti a Cefalonia.

Il vino ha profumi succosi di ciliegia, di erbe aromatiche, buona acidità e un tannino discreto, che lo rendono un rosso perfetto per l’estate e in abbinamento ai piatti di pesce!

Orgion è stato appunto il primo mavrodaphne vinificato secco da Evryiadis Sclavos nel 1996. Non filtrato, prodotto seguendo i princioi della biodinamica, solo acciaio e lieviti indigeni: al naso note balsamiche avvolgenti, ciliegia, alloro. In bocca è piacevolmente fresco e il tannino setoso e delicatamente percepibile.

Degustazione molto interessante anche quella da Sclavos: ho assaggiaggiato in purezza il Tsaousi, da viti centenarie non innestate, vinificato in acciaio e nove mesi sui lieviti. Profilo olfattivo erbaceo, erbe aromatiche, nocciole tostate, nespola. Bella sapidità.

Stupende anche le interpretazioni dello Zakynthinos tra cui quella orange, con macerazione di 28 giorni sulle bucce, in anfora e non filtrato prima di essere imbottigliato.

Colore che vira al topazio, luminoso e profilo olfattivo che ricorda lo zafferano, la pesca, la mela golden, il miele. Si apprezza al sorso una lieve astringenza; vino pulito, sincero, chiusura su note fruttate.

Vino di Sasso è una robola che viene coltivata sulle pendici sassose dei monti Aenos, a Lacomatia, a 800 mt slm: non filtrata, si apprezzano note agrumate, erbacee e di pietra focaia. In bocca è dotato di una bella freschezza e brilla in un finale decisamente salino.

Ultima cantina visitata (non sono riuscita a recarmi a Orealios Gea e a Ktima Xaritatou) è stata Gentilini, che si trova molto vicino all’aeroporto e ad Argostoli. La degustazione è iniziata con l’olio, tra cui quella della cultivar Lianella, per poi proseguire con quella dei vini. Robola viene prodotta con uve da vigne di circa 80 anni, con lieviti indigeni: mela renetta e golden, rosmarino oliva, cappero, erbe aromatiche. Fresco e molto piacevole.

Iris’s vineyard è mavrodaphne in purezza vinificato in acciaio: profumi di piccoli frutti rossi, lentisco e macchia mediterranea. Tannino levigato. Preciso e buona persistenza.

La versione che prevede il passaggio in legno (sia americano che francese) è Eclipse: in questo vino si apprezzano anche i sentori di vaniglia, tabacco e cuoio.

Il soggiorno a Cefalonia non può non includere la visita di Fiskardo e della sua marina, la spiaggia di Myrtos e la gita a Itaca: l’isola dell’eroe omerico è raggiungibile con il ferry in partenza la mattina presto sia da Sami che da Poros.

Avendo in precedenza visitato anche Zacinto, posso assolutamente consigliare sotto tutti i punti di vista, un soggiorno nelle Ionie: accoglienza e gentilezza, ottimi vini e cibo squisiti e un vero paradiso in terra.

 

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