Vinitaly, una giornata breve ma intensa: parte prima
Numerosi impegni e scadenze da rispettare mi hanno costretto a vivere la 55esima edizioni di Vinitaly condensata in una sola giornata, quella di domenica
Numerosi impegni e scadenze da rispettare mi hanno costretto a vivere la 55esima edizioni di Vinitaly condensata in una sola giornata, quella di domenica
Arrivati a un crocevia, che sembra quello di Alice nel paese delle meraviglie – da qui il nome Sette Cammini per le numerose strade che si diramano da quel punto del crinale – pieghiamo a destra, per l’ultimo pezzo in salita
La cantina che ci ha ospitato è una consolidata realtà Produttiva del territorio: agli inizi del Novecento, Giuseppe Fiori (nonno dell’attuale proprietario) acquisì 29 ettari di terreni agricoli di Torrazzetta, che coltivava già da anni come mezzadro.
La Baia del Silenzio a Sestri Levante si è animata di voci: una folla di appassionati winelovers, ristoratori e distributori si è data appuntamento per assaggiare vini naturali, biologici e biodinamici
Ho appuntamento in cantina con Laura Basso, moglie di Antonio, a Ortovero conosciuti come Durin, interpreti da sempre dei vitigni del territorio
I vigneti sono situati in località Fontanacota, in fondo alla Val Primo, su terreni essenzialmente calcarei. Pigato, Vermentino e Rossese che mantengono la tipicità, coniugando pratiche moderne in cantina con la tradizione.
Un interessante lavoro sulla selezione delle uve di Liguria, per ribadire l’appartenza alla tradizione e dare spazio e voce a chi è rimasto fedele alla propria natura contadina
Il vino naturale in sé per sé non esiste: la natura non ha creato l’uva per fare vino, ma per dare semi che garantiscano la riproduzione e uva che sia cibo per uccelli o altri animali.
Un evento desiderato e cesellato da Giovanna Maccario, che proprio al vate ha dedicato un vino di rara bellezza e finezza