Bodega Tio Pepe · Jerez

La Bodega di Sherry più famosa nel mondo

· di Olga Sofia Schiaffino ·

 


 

Jerez de la Frontera è una cittadina Andalusa dalle antichissime origini, famosa per il circuito, i cavalli e per un vino particolare, un vino del “sole” che sfida i tempi con il tradizionale metodo di produzione.

In una piazzetta assolata, a lato della Cattedrale, ci osserva con piglio di sfida la statua di Manuel Maria Gonzales, il fondatore della Bodega di Sherry più famosa nel mondo. Venne preso per pazzo quando a soli 23 anni lasciò il lavoro sicuro in banca per aprire una cantina e avviare la produzione di vino.

Chi lo sostenne fu lo zio D. Josè Angel y Vargas, il famoso “Tio Pepe” al quale sarà intitolata l’azienda. Il giovane capisce l’importanza di cercare un mercato per il suo prodotto in Inghilterra e avvia un proficuo commercio con il distributore Robert Byass, che diventerà suo socio nel 1870.

Nei primi 35 anni di attività la bodega si è ampliata enormemente; partendo da “La constancia” furono costruite “Los Apostoles” e la Cuadrada. Dal 1856 diventa il più grande esportatore di sherry di Jerez con 3.885 botti pari a circa 2.590.000 bottiglie!

Egli avvia la produzione di grappe e brandy, utilizzando gli alambicchi e la tecnica della distillazione: il famoso Lepanto, affinato in botti con il metodo solera.

Il vino di Jerez

sfida il tempo ed è apprezzato in tutto il mondo; è il frutto di una meravigliosa combinazione tra clima (venti da levante), il terreno (albariza, con grande capacità di trattenere l’acqua), l’uva (il palomino soprattutto) e la tenace ed amorosa mano del viticoltore.

Il metodo di invecchiamento è caratterizzato dal metodo solera y criadera, che prevede la disposizione delle botti in file verticali, di spillare da quella adagiata al suolo e dì rabboccare quelle in cima con il vino giovane: un prodotto vivo, che mantiene la memoria dei precedenti nei diversi passaggi.

Prima di ciò avviene un momento cruciale che determinerà il futuro dei frutti della vendemmia: vengono assaggiati i mosti e classificati a diventare “Fino” oppure “Oloroso”. Il Fino prosegue con l’aggiunta di alcool vinicola fino a 15 gradi, messo in botti di rovere americano, leggermente scolme, per permettere lo sviluppo del velo Flor; l’Oloroso invece viene “mutizzato” con alcool a 18 gradi, senza sviluppo di quel particolare microfilm protettivo, destinato quindi a invecchiamento ossidativo.

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Al termine del primo anno il Fino viene riassaggiato e secondo il parere dell’enologo, il maestro Antonio Flores, alcune botti possono essere indirizzate alla tipologia di Oloroso, aggiungendo alcool e interrompendo lo sviluppo della Flor: si ottiene così la tipologia Amontillado.

Queste tre tipologie

prevedono l’utilizzo del Palomino: con l’uva Pedro Ximenez in purezza si ottiene un vino intenso, dolce, con aromi preziosi che vede un abbinamento perfetto con i dolci al cioccolato.

La visita della Bodega Tio Pepe è qualcosa di unico ed emozionante: estrema gentilezza, professionalità e passione sono le attitudini delle guide che accompagnano i turisti. Un tuffo nel passato, sembra di vedere Manuel Gonzales nel suo laboratorio ad assaggiare i vini per creare il migliore da esportare e per cui far parlare della sua meravigliosa terra.

Il giro

si conclude nella parte nuova, la Gran Bodega Tio Pepe, costruita negli anni Sessanta dall’ingeniere Torroya, su tre piani. Arriviamo nella sfavillante sala di degustazione:

Tio Pepe Fino, un luminoso giallo paglierino, secco, con profumi delicati e molto elegante, perfetto come aperitivo o con i crostacei.

Amontillado: cattura per il suo colore ambrato, caldo e avvolgente, il tono secco e caldo e profumi di mandorla una sorpresa con un formaggio stagionato.

Oloroso: il colore vira all’oro scuro e si apprezza il timbro secco, la buona sensazione pseudo calorica e le note di frutta secca, di noce, nocciole, caffè.

Pedro Ximenez: da sola uva omonima, dolce con una gradazione alcolica tra i 15 e i 22 gradi; color cacao profondo, esprime sentori di carruba, cioccolato, frutta secca, datteri… un vero spettacolo.

Non ci resta che ringraziare la nostra guida Lorena per la meravigliosa giornata.

La sensazione è quella di sperare che i “vini del sole” (Sherry, Marsala, Banyuls, Madera e Porto) vengano riportati agli antichi fasti, per apprezzare il lato più meditativo del vino e della sua tradizione e ritrovarsi insieme ad essi protagonisti di una bellissima storia di uomini e di vite.

 

 

Bodega Tio Pepe
c/ Manuel Mª González, 12
Jerez de la Frontera E
+34 956 357 016

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