Il Pigato è l’uva autoctona su cui investiamo maggiormente pensiero ed energia
· di Olga Sofia Schiaffino ·
Una serata con buoni amici chiama buon vino e ieri sera il Pigato Le Russeghine di Azienda Agricola Bruna, ha conquistato tutti i presenti e mi ha fatto ricordare e raccontare a loro, come adesso faccio con voi, la visita in azienda e l’incontro con Roberto.
Era una bellissima giornata di sole di maggio e l’appuntamento era sulla strada principale che taglia Ortovero. Arriva Roberto, trafelato: qualche giorno prima lo avevo contattato e “implorato” di farmi girare in vigna, per “vedere” il vino attraverso le viti curate con tanto amore. Sua moglie Francesca era sommersa dagli impegni… e nonostante tutto era lì. Davvero molto gentili e disponibili.
Ci inerpichiamo su di un colle, spira una lieve brezza che fa salire i profumi della macchia tutto intorno. Sulla nostra destra possiamo ammirare i muretti a secco, a tenuta delle “fasce” in cui svettano fiere le viti di Pigato. Da questo vigneto si ottiene il Majè- splendida lettura di panorama, lavoro dell’uomo e sapienza contadina.
Roberto inizia a raccontare la storia di famiglia,
della simpatica rivalità dei due suoceri nella produzione del vino, il mitico Virginio Capello che aveva progettato di esportare il gelato italiano a Costantinopoli. Sembrava un visionario, ma aveva avuto solo grandi intuizioni. Ci indica dove guardare per localizzare l’altro cru aziendale Le Russeghine, chiamato così per la componente rosso-argillosa del terreno, che aggiunge elegante potenza ad un bianco che, tipicamente in evoluzione, regala note idrocarburiche.
A Riccardo, padre di Francesca e Annamaria Bruna, è dedicato un vino, U Baccan (il padrone,il capo), che disegna nell’etichetta la sintesi del carattere di questa persona. Tutta la famiglia è impiegata nei vari settori aziendali: essi sono davvero tenaci e stanno portando avanti con i presupposti di un atteggiamento rispettoso della terra, il più naturale possibile, mirabili espressioni di questa zona di Liguria, la valle che sale fino a Ranzo, nella quale il Pigato regna sovrano incontrastato.
Come in uno specchio,
abbiamo visto riflettersi questa storia nel bicchiere e l’assaggio è stato davvero completo, compiuto in ogni passaggio: la memoria ed il volto di chi lo produce. Un tripudio di sentori di pesca l’era, cera d’api, macchia mediterranea e camomilla. In bocca esprime la sua coerenza e la sua avvolgenza non ruba la scena alla freschezza e sapidità, che caratterizzano la lunga persistenza.
D’altronde, il vigneto de “Le Russeghine” è stato censito nel ‘700 e da allora è sempre stato un alfiere di mirabile espressione del territorio…
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Azienda Agricola Bruna
Via Umberto I°, 81
Ranzo IM
+39 0183 318 082