Visita alla Bodegas El Grifo
Visita alla Bodegas El Grifo

Visita alla Bodegas El Grifo

Lanzarote

 
A

ppena superato San Bartolomè, nel cuore della zona vinicola della lunare Lanzarote, troviamo questa cantina che è sicuramente una delle più antiche di Spagna, essendo stata fondata nel 1775.

Abbiamo letto che è possibile fare dei tour guidati… non previsto però nel momento della nostra visita. Viene in nostro aiuto Sandro Lo Piccolo, che ci spiega che possiamo visitare il museo e le vigne in autonomia e poi scegliere i vini per la degustazione. Una squisita accoglienza!

Il museo del vino

è la cantina più antica delle Canarie, che ricoperta dalla cenere in seguito alle eruzioni avvenute tra il 1730 e 1736: in essa possiamo vedere torchi, bigonce, presse, la ricostruzione della bottega del bottaio Rafael Corujo.

Abbiamo riconosciuto qualcosa di familiare (così come in tante costruzioni riadattate dell’isola), che abbiamo ammirato in Sicilia: il palmento, costituto da vasche in calce e pietra lavica, utilizzato per la fermentazione del vino. Pensate che aveva capacità di circa 100.000 litri!

Prima di entrare nel vigneto attraversiamo un piccolo giardino botanico con bellissime piante grasse, che hanno forme curiose e che ci raccontano della capacità di adattamento delle forme viventi ai climi più disparati.

Iniziamo a passeggiare in mezzo a piccoli crateri, scavati nel terreno dove sono alloggiate le viti centenarie a piede franco (la fillossera non resiste in questi suoli) delle varietà isolane: Malvasia Vulcanica e poi Moscato di Alessandria e Moscato a Petit Grain. I muri di pietra intorno sono stati eretti per proteggere le piante dai venti alisei, che spirano da nord-est in direzione sud-ovest: disegnano sui fianchi dei coni vulcanici e nelle piane dei disegni che sembrano ricami e che incantano la vista.

La parte nuova del vigneto,ora di circa 60 ettari, vede i muretti costruiti in file, a protezione delle piante: troviamo anche varietà a bacca nera, il locale Listan Negro e il Syrah.

Rientriamo per la degustazione e ci accomodiamo nella terrazza:

Malvasia Brut, metodo classico, 48 mesi sui lieviti, suadenti note di frutta a polpa bianca e cenni floreali, con accenno a sentori di crosta di pane.

Rosado de Lagrima, piacevolissima versione rosè ottenuta da Listan Negro coltivato a piede franco, con note succose di lampone e ribes rosso.

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Vijarego Seco: da una varietà autoctona recuperata di nome Diego, questo vino conquista per la pulizia e l’acidità che rende il sorso agile: caratteristica la nota di senape e il finale sapido.

Malvasia Vulcanica Seco Coleccion un vino cesellato ad arte dove si esprime il potenziale di una grande uva. Naso avvolgente con richiami floreali di fiori d’arancio, gelsomino, albicocca e pesca, grande freschezza e chiusura quasi salina.

Malvasia Lias: stessa uva, un vino da poter essere degustato nel tempo, 3 mesi in botti da 500 litri, permanenza totale di 15 mesi sulle fecce fini e poi minimo tre mesi in bottiglia. Grande presenza nonostante l’acidità che rende il vino estremamente elegante: all’olfatto sentori di rosa, eucalipto, mandorla, fior d’arancio, lieve tostatura.

Reserva de Familia da Syrah 100%, che conferma il potenziale di questa varietà sui terreni vulcanici. Note di vaniglia legate al passaggio in barriques, pepe nero, ciliegia, caffè e rimandi balsamici.

Malvasia Canari: una vera perla! Un vino fortificato ottenuto con il metodo solera statica da tre annate di Malvasia Vulcanica e precisamente la 1956, 1970 e 1997: conquista per il colore ambrato brillante, il naso complesso che regala note di frutta secca, albicocca disidrata, liquirizia, mango, nocciola, dattero. In bocca è intenso e persistente, guizzante freschezza e rimandi sapidi in scia finale. Un vino da bere in compagnia, non solo “da meditazione”, ma con formaggi stagionati e come aperitivo.

Una produzione di vini

super premiata ai concorsi internazionali, essendo una realtà che cura la vigna e ottiene uve sane senza usare la chimica, seguendo le antiche tradizioni vitivinicole isolane: non per niente il nome, Il Grifo – l’animale mitologico metà leone e metà aquila che custodiva il vino del dio Dioniso.

Vi rimarrà nel cuore il nero della lava, il verde dei germogli e il vento di Lanzarote.

 

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 Bodegas El Grifo 
Lugar El Grifo
Carretera Teguise-Uga, LZ-30, Km.11
San Bartolomé E
+34 928 524 036

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