Pol Roger Cuvée Sir Winston Churchill 2006

Sono facilmente soddisfatto dal meglio

· di Chiara Campora ·

Chiara Campora


 

Alla storica rivalità anglo-francese, che tante guerre ha portato nel Medioevo, sono sfuggiti solo Asterix e Obelix, corsi in aiuto dei cugini Britanni contro i Romani, che saranno stati anche Pazzi, ma a Risiko ci sapevano giocare…

In tempi più recenti, ci sono stati due “personaggi” che, pur essendo francesi, hanno saputo farsi amare alla follia in terra d’Albione: Eric Cantona e lo Champagne.

Il mitico calciatore del Manchester United si è guadagnato il soprannome di The King, mentre le Roi dello Champagne in UK è sicuramente Pol Roger.

Il successo della famosissima Maison si deve in gran parte a Sir Winston Churchill, che è stato un capace uomo politico, nonché un buongustaio e un intenditore di Champagne di prim’ordine.

La Maison Pol Roger

è stata fondata nel 1849 dal rampollo di una celebre famiglia di notai, che alla redazione di testamenti e atti societari ha preferito, per nostra fortuna, selezionare i migliori grappoli da destinare allo Champagne.

La Cuvée dedicata a Sir Winston Churchill nasce nel 1975, come omaggio all’amicizia tra Odette Pol Roger e il politico inglese, che non aveva mai fatto mistero delle sue preferenze, ricambiate con una cassa di prezioso nettare che gli veniva recapitata ogni anno, in occasione del suo compleanno.

Questa Cuvée,

inizialmente chiamata White Foil, è prodotta solo nelle annate ritenute adatte ed è costituita da chardonnay e pinot nero, in proporzioni rigorosamente tenute segrete, roba da richiedere una partnership tra Sherlock Holmes e l’Ispettore Clouseau…

Noi abbiamo provato a indovinare le proporzioni di questo millesimo, in base a quanto riscontrato nel bicchiere.

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Diciamo che non occorre essere investigatori per cogliere la meraviglia del colore: un giallo paglierino pieno, con sfumature dorate, di accecante luminosità.

Le bollicine sono finissime e si rincorrono nel bicchiere senza sosta e con vivacità.

Ma è la vivacità del naso a colpire al cuore: agrumi e frutta a polpa bianca (pesca, susina) ancora croccante, cui fa seguito un invitante profumo di croissant appena sfornato; poi si stende un tappeto di erbe aromatiche, tra cui domina l’elicriso, su un delizioso sfondo boisé.

Tornando sul bicchiere

a più riprese emerge sempre qualche elemento nuovo, in un tripudio di elegante complessità.

All’assaggio irrompe con la sua struttura potente, avvolgente (merito del pinot noir), cui fa subito da contraltare una fantastica cremosità (e qui, come dice Davide, “chardonneggia” un bel po’).

Tutta la freschezza che si percepiva al naso ritorna puntuale anche in bocca: acidità incisiva, ma non eccessiva (merito della fermentazione malolattica), seduttiva e invitante, come se servisse un invito ad hoc a berne ancora…

Chiude con una gradevole scia sapida ed è una chiusura infinita, che stordisce e mette quasi malinconia, perché dici: già finito?

Eh sì,

a papille gustative riposate, posso dire di aver bevuto l’equilibrio fatto bolle: potente ma elegante, fresco e straordinariamente complesso.

Quel vecchio volpone di Churchill era solito ripetere: “i miei gusti sono semplici, sono facilmente soddisfatto dal meglio” e come non essere d’accordo?

Il “meglio” è certamente soggettivo e si spera che la miglior bottiglia della vita sia ancora integra, da qualche parte ad attenderci, ma per una sera ci siamo regalati un’esperienza che ricorderemo a lungo e ci siamo sentiti un po’ come Sir Winston, anche se sprovvisti del suo celebre sigaro.

Che poi, come tutte le rivalità storiche, anche quella anglo-francese cela momenti di irrinunciabile ammirazione, con la Maison che è fornitore ufficiale della Regina Elisabetta II e di contaminazioni linguistiche…

Ancora oggi la frase di approvazione di una legge da parte del Parlamento inglese è pronunciata in francese: la Reine le veut, la Regina lo vuole.

Sarà mica riferito al Pol Roger?

 

 

Pol Roger
1 rue Winston Churchill
Épernay F
+33 3 26 59 58 00

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