Cantina Argyros

· di Olga Sofia Schiaffino ·

 


A

Santorini esiste una strada del vino e ho avuto il piacere di visitare due cantine che si trovano sul percorso.

La prima è stata Argyros Winery.

Arrivando con la macchina percorri un viale circondato da vigne e nel piazzale davanti la cantina si apre un ampio parcheggio. Avevo prenotato la visita vista la stagione e guardandomi intorno ho notato molte persone che come me alle 15 erano impegnate nei vari assaggi. Ottima accoglienza e organizzazione: conosco Elina che mi accompagnerà nel giro in vigna e nella cantina.

Operativa dal 1903, ma attiva nella coltivazione delle viti molto prima, la famiglia Argyros possiede ben 120 ettari e coltiva solo varietà autoctone.

Le viti assolute protagoniste!

Pensate che nella vigna verso il mare davanti a noi arrivano ad avere anche 200-250 anni e sono tutte a piede franco. Da queste si ottiene Assyrtiko Monsignore, da un terreno utilizzato probabilmente dai monaci cattolici che arrivarono sull’isola.

Un brivido pensare al tempo e alle storie che hanno visto quelle piante, arrotolate anno dopo anno con pazienza e amore a formare il cesto. La mia bravissima e preparatissima guida mi mostra una variazione di detto sistema, che viene utilizzata più comunemente al giorno d’oggi e non solo per le uve a bacca rossa, detta Klada.

Il cerchio che si compie con il tralcio rimane unico, consente di essere alzato di più dal suolo e di far circolare meglio l’aria tra le foglie.

Le rese per ettaro sono bassissime si parla di 300 kg per ettaro e il clima mutevole, la bassa densità di impianto data la povertà del suolo e lo stress idrico contribuiscono a rendere davvero unica ogni vendemmia.

Leggi anche:
Estate Raptis

Estate Raptis

L'azienda vitivinicola nacque nel 1998, beneficiando dei 10 ettari di proprietà della famiglia: Christos si occupa della conduzione agronomica mentre è Elena l'enologa ...

Iniziamo la degustazione

e non vedo l’ora, dato che ho assaggiato il loro entry level wine Atlantis e l’ho trovato piacevole e accattivante.

Mi concentro su Monsignore 2017, 9 mesi sulle fecce fini e un anno in bottiglia. Al naso spicca la nota di idrocarburo, più agrumi, note balsamiche, nocciola e mandorla. Solo 2500 bottiglie.

Mavrotagano 2019 è un rosso dai profumi freschi e croccanti, da viti di circa 20 anni. Spiccano i piccoli frutti rossi, il pepe, la gentile speziatura dolce: un luminoso color rubino non molto intenso, il tannino è perfettamente disciplinato. Affina 14 mesi in botti di rovere.

Terminiamo con due espressioni di vin santo, accompagnato da cioccolato e frutta secca: la prima 2013 first release dal colore ambrato chiaro, dinamica in bocca con buona complessità e acidità. Le uve vengono vendemmiate tardivamente e poi lasciate appassire al sole per 10-12 giorni. Fermentazione in acciaio, poi in cemento per 3 anni e successivamente 4 anni in botto di legno usate. Residuo zuccherino 280 gr/litro.

Lo penso perfetto

non solo con i dolci ma con i formaggi. L’ultimo vino è una meraviglia Vinsanto 2001 – late release – dal colore cioccolato, e sentori di dattero, fuochi, marmellata, miele, coriandolo, caramello, albicocca disidratata, nocciola, mandorle, caffè, cacao. Trascorre 16 anni in botti di rovere, 3 in cemento e poi in bottiglia. Un vino da meditazione come si suole definire quei calici che ti ispirano a rallentare e a meditare oppure anche solo a conversare piacevolmente con gli amici.

Un’altra entusiasmante esperienza che vi consiglio se avrete scelto di visitare questa isola meravigliosa.

 

 

 Estate Argyros 
Episkopi Gonia, Thira
Santorini GR
+30 2286 031489

Condividi...
Share on Facebook
Facebook
Tweet about this on Twitter
Twitter




Potrebbe piacerti anche: