Fuerteventura Adventure

· di Olga Sofia Schiaffino ·

 


P

aradiso dei surfisti e paessaggi che ricordano il deserto. Le sabbie prendono ora colori ocra, altre volte rosso intenso o giallo sulfureo. Terra vulcanica, ospita diversi parchi naturali. Al nord sono meravigliose le dune di sabbia bianca a Corralejo: dalla spiaggia riesci a vedere le coste del Marocco.

Nella ridente cittadina è d’obbligo una sosta al ristorante Plata Nera – Avenida Carlos 1, numero 3- squisita accoglienza e ottimo cibo.

Spostandoci sul versante nord occidentale verrete stregati dalla natura selvaggia di El Cotillo : la spiaggia di lava e rocce dal faro è battuta dal vento e si vedono innumerevoli kite surfers esibirsi in autentiche prodezze.

Al centro del borgo una spiaggia nera,

più riparata e un ristorante dove concedersi un piatto di gamberi alla piastra o le papas arrhugadas: la Vaca Azul dispone di un bellissimo terrazzo con vista sul golfo.

Poco lontano dall’aeroporto Caleta de Fuste è una accogliente zona turistica con una bella spiaggia sabbiosa, molti alberghi e interessanti ristoranti

Abbiamo mangiato al the Pricled Palm – calle Marcial Sanchez Velasquez -un ottimo fish and chips: inoltre disponibili piatti vegetariani e vegani.

Un posto che consigliamo è 555 Restaurante wines and tapas – Avenida Castillo – interessante carta dei vini, piatti marocchini e spagnoli, carni ottime. Servizio perfetto.

Merita passare da Antigua per visitare Betancuria, antica capitale dell’isola, in mezzo all’omonimo parco naturale. Graziosa la chiesa, distrutta dai pirati berberi, ricostruita diverse volte nei secoli.

Leggi anche:
Ribera del Duero · Parte Prima

Ribera del Duero · Parte Prima

Abbiamo avuto la fortuna di poter visitare una nuova azienda, Garmon Continental a Olivares de Duero, che completa la trilogia di Bodegas della Famiglia Garcia ...

Attraverso paesaggi inconsueti

e strade tortuose si sale a circa 600 mt slm al Mirador la Penitas per poi scendere e andare a vistare le grotte scavate nella scogliera nella ridente Ajuy, sulla costa ovest: spiaggia nera di sabbia vulcanica e pranzo leggero dal restaurante Cuevas de Ajuy , tipico canario: ottimo il calamaro alla piastra e la frittura!

Seguendo la strada si può ritornare sul versante est e godersi sole e mare sul lungo litorale sabbioso di Costa Calma, un vero spettacolo per poi scendere a Morro Jable per vedere il faro che si staglia sulla riserva marina protetta.

El bar del Faro, gode di una posizione stupenda: consiglio di prendere soft drinks perché il mojito che avevo chiesto era tutto meno che quello: ghiaccio tritato grossolanamente, limone anziché lime, poco rhum bianco, zucchero bianco anziché di canna. Paesaggio meraviglioso in compenso e luci e colori rarefatti al tramonto.

Un fascino molto particolare,

due coste differenti: quella ovest selvaggia, più ventosa, quella est più mondana e turistica con lunghe spiagge di sabbia fine. Un’isola da vedere per sperimentare le sue due anime.

 

Condividi...
Share on Facebook
Facebook
Tweet about this on Twitter
Twitter




Potrebbe piacerti anche: