Ribera del Duero • Parte Seconda

Uomini che portano avanti una tradizione

· di Olga Sofia Schiaffino ·

 


 

La strada che da Aranda de Duero muove verso il Portogallo, seguendo il fiume, le sue pieghe dolci, si snoda in una ampia valle dove il verde dei pampini avvolge tutto e un senso di immenso pervade l’animo.

Ci avviciniamo a Valladolid, dove sappiamo morì Cristoforo Colombo, quando ancora aspettava il meritato riconoscimento per le sue imprese dai reali di Spagna. Sulla riva destra incontriamo la Bodega Matarromera, nata nel 1988 a Valbuena de Duero, per opera di Carlos Moro, la cui famiglia da sempre è stata legata alla cultura della terra e del vino.

L’azienda conta su cento ettari, distribuiti nei “pagos” più prestigiosi della zona (Pesquera, Valbuena e Olivares de Duero). La varietà di uva dominante è il Tempranillo, o Tinta Pais, che si presta ai forti contrasti metteremo logici ed alle escursioni termiche giorno notte.

La prima vendemmia fu nel 1994

ed il vino fu subito apprezzato a livello mondiale. Il lavoro e l’impegno della famiglia Moro ha fatto si che si creassero nuove identità che sono state riunite nel Matarromera Group: Emina, Rento, Valdelosfrailles, Cyan nella DO Toro, Emina Rueda.

La produzione si è arricchita di vini certificati biologici ed inoltre è prodotta una linea di vino…senza alcool Emina Zero, in quattro tipologie: spumante,bianco, rosato e rosso.

Veniamo alla degustazione.

Matarromera reserva 2014, 100% Tempranillo, vigne di circa vent’anni situate in località Olivares de Duero, terreni franco-arenari svolge la fermentazione in acciaio e poi seguono 18 mesi in barrique e 24 in bottiglia. Colore intenso granato con guizzi rubino sull’orlo del bicchiere. Il naso è intenso e complesso e vanta sentori di cacao, di mina di matita, caffè, legno di cedro e frutta rossa. In bocca mantiene le promesse, ha un buon corpo e una armonica persistenza con un tannino regale e giusta sapidità

Matarromera gran Reserva 2011 Tempranillo 100%: a parte le uve che provengono da Las Celadillas, in comune con la Reserva, il resto giunge da San Roman, ove i terreni sono più argillosi. Fermentazione in acciaio per 12-14 giorni, 24 mesi in barrique e 36 mesi in bottiglia. Un vino davvero mitico in cui il modellamento operato dal rovere sia francese che americano hanno governato il generoso tannino e ampliato il bouquet. Incedere elegante, setoso e persistente in bocca.

Il nostro viaggio prosegue

verso Quintanilla de Onesimo, sulla riva sinistra,alla bodega Arzuaga Navarro, che offre anche dispone di una struttura alberghiera di pregio e la possibilità di visite tematiche e di emozionanti degustazioni.

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Singolare è la visita nella vicina riserva di caccia appartenente alla famiglia, “La Planta”, dove vivono in semi libertà cinghiali e cervi che si fanno anche avvicinare dai curiosi visitatori. La produzione aziendale offre anche olio di oliva, oltre a vini importanti, in cui il Tempranillo è spesso accordato con il Cabernet Sauvignon ed il Merlot.

Arzuaga Crianza infatti centra sui tre vitigni, coltivati presso La Planta a 911 m di altitudine e sul suolo calcareo argilloso la sua potenza espressiva: fermentazione in acciaio e poi barriques sia francesi che americane.

Arzuaga Reserva proviene dalle vigne più vecchie e ha questa composizione: Tinto Fino 95%, Merlot 3%, Albillo 2%. La fermentazione avviene in legno e le barriques in cui segue l’affinamento sono maggiormente di rovere francese. Una meraviglia.

Dopo questi incontri di vino e di uomini

che portano avanti una tradizione, di generazione in generazione, ci fermiamo ad ammirare da un ponte il lento e maestoso incedere del Duero ancora in terra spagnola, prima che muti in Douro e regali il suo leggiadro tocco ai vigneti abbarbicati sulle sue sponde, che esprimeranno nel Porto infinite sensazioni.

 

 

Consejo Regulador de la DO Ribera del Duero
Calle Hospital, 6
Roa E
+34 947 54 12 21

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