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roseguiamo il nostro viaggio in Liguria, dopo aver conosciuto le produzioni dei Colli di Luni e della Doc Tigullio.
La Liguria, infatti, è una regione ricca di storia e cultura, e gli scavi archeologici hanno portato alla luce numerosi reperti che testimoniano la sua importanza nel Mediterraneo antico. Tra i ritrovamenti più significativi ci sono appunto le anfore vinarie, che forniscono preziose informazioni sul commercio e sulla vita quotidiana dei popoli antichi. Ecco alcuni dei siti più importanti dove sono state rivenuti questi contenitori:
- Portus Delphini (Portovenere): questo sito, situato vicino a Portovenere, è stato un porto romano di notevole rilevanza. Durante gli scavi sono state rinvenute numerose anfore vinarie insieme ad altri reperti che testimoniano l’attività commerciale e la vita quotidiana nell’antichità.
- Albenga: situata nella provincia di Savona, Albenga è stata una città di notevole importanza durante l’antichità romana. Numerose anfore vinarie sono state rinvenute nei suoi dintorni, testimonianza del fiorente commercio marittimo che caratterizzava questa zona.
- Ventimiglia: questa città, situata lungo la costa della Liguria, ha visto il ritrovamento di diverse anfore vinarie, indicando l’attività commerciale che coinvolgeva il trasporto di vino e altri prodotti lungo le rotte marittime.
- Noli: altro importante centro della Liguria, Noli ha offerto agli archeologi importanti reperti, inclusi numerosi manufatti ceramici come anfore utilizzate per il trasporto di vino e altre merci
- Genova: la città di Genova, con la sua lunga storia di scambi commerciali nel Mediterraneo, ha visto numerosi ritrovamenti archeologici, inclusi reperti di anfore vinarie, che confermano il ruolo centrale della città nel commercio marittimo dell’epoca.
Nelle Cinque Terre Heidi Bonanini dell’azienda agricola Possa produce un meraviglioso passito in anfora, il pregiato Schiacchetrà, diventato presidio Slow Food: un nettare dolce con una spalla acida importante, che rimanda i sentori di macchia mediterranea, frutta candita e miele. Inoltre, sempre in anfora di terracotta, nella tipologia Cinque Terre Bianco Doc, un vino ottenuto da un blend di bosco e albarola.
A Genova, nella Valpolcevera Doc, Andrea Bruzzone ha iniziato a produrre vino in anfora: è nato Patiscimile, una bianchetta genovese vinificata in anfora di ceramica Clayver di Luca Risso, in cui rimane 6 mesi. Recentemente è stata portata in assaggio all’evento al Museo Diocesano I Vini del Cuore e ha conquistato il pubblico intervenuto. Il vino ottenuto da uve perfettamente sane, vinificate dapprima in acciaio e messo nel contenitore in grès Clayver con la prima luna d’agosto. L’idea è nata con la vendemmia 2022, per valorizzare una partita di uve conferite. Parlando con l’amico Luca Risso, creatore delle anfore Clayver, è nata l’idea di provare a utilizzare questo contenitore per la bianchetta, dando vita a questo riuscitissimo esperimento. Una bianchetta che dimostra una elegante struttura, con profumi delicati e bella sapidità.
Nel ponente ligure Maurizio Anfosso usa da 3 anni anfore di argilla e chamotte della azienda Demetra per la produzione del Bugiardino, un rossese di Dolceacqua da uve provenienti dal vigneto Galeae, in cui si distinguono note speziate, piccoli frutti rossi, lentisco, Mirto. Il tannino è piacevolmente levigato, l’assaggio appagante. Ka Mancinè è una cantina che è nata dalla tradizione della famiglia Anfosso dei Mancinei a Soldano, portata avanti da Maurizio e da sua moglie Roberta Repaci. I vigneti di proprietà occupano due prestigiose nomeranze, le menzioni geografiche aggiuntive ammesse in etichetta dal disciplinare: Beragna e Galeae.
L’interesse per questo modo di vinificare e affinare il vino sta coinvolgendo un numero sempre maggiore di produttori, che hanno il desiderio di sperimentare ma anche di tornare alle origini della storia del vino: un percorso che seguiremo sicuramente con infinita attenzione.