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a giornata si è aperta con una masterclass che ha visto Gabriele Gorelli MV impegnato a raccontare le grandi potenzialità della dama bianca, della Vernaccia di San Gimignano unica, nobile e ribelle.
In sala Dante, davanti a rappresentanti della stampa italiana e internazionale, è iniziato un viaggio nel tempo: il primo vino in degustazione è stato il Campo della Pieve 2019 del Colombaio di Santa Chiara. Aperto 2 ore prima della degustazione ha colpito per le note floreali, di frutta tropicale (mango) e per i sentori affumicati. Grande integrazione tra le varie componenti e sicuramente una bella proiezione in divenire.
Fiora, riserva 2018 di Fornacelle viene prodotto da vigneti con buona componente di sabbia e argilla situati a nord della Denominazione.
Riserva 2017 di Guicciardini Strozzi offre al naso sentori di miele, litchi, spezie ed è al suo apice, con graffi sapidi che chiudono il sorso.
Riserva Benedetta 2016 è stata presentata dalla figlia a cui il vino è stato dedicato: all’epoca andava ancora a scuola mentre adesso è totalmente impegnata alla Fattoria San Donato.
La Riserva Le Mandorle 2016 di Fattoria Poggio Alloro vanta uve che provengono da due appezzamenti, uno piantato 40 anni fa e l’altro 14. Note agrumate, idrocarburo, mandorla nel finale di bocca e grande sapidità.
Clara Stella 2015 dell’azienda Cappella di Sant’Andrea ci ricorda che bisogna sapere aspettare: prugna verde, petrolio, gelsomino, agrumi, sorso pieno e salino. Grande pulizia, lieviti autoctoni in fermentazione.
La Vernaccia riserva Vigna a Solatio 2015 di Cadale Falchini propone una elegante maestria nel dosare il legno. La vigna da cui provengono le uve vanta una esposizione sud- est ed è a circa 300 metri slm.
L’annata terribile 2014 ha premiato chi ga saputo lavorare bene in vigna: grande precisione negli assaggi di Vigna Santa Margherita dell’azienda Panizzi e della riserva 2014 dell’azienda La Lastra.
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Dedicata alla prima figlia ecco Signorina Vittoria riserva 2011, cantina Tollena. Una vigna di oltre 49 anni, con piante di Chardonnay e Malvalsia che, entrano in blend con la Vernaccia: affinamento per 10 mesi in barrique usate. Grande complessità, note fruttate, tostate, caffè nocciola, sorso pieno. Vino equilibrato.
Il Palagione è una realtà che è nata da un sogno e dal trasferimento del proprietario da Milano a San Gimignano: fece la scelta coraggiosa di piantare le vigne a nord e il cambiamento climatico sembra dargli ragione. In degustazione Hydra 2017.
In chiusura un esempio prezioso, commuovente presentato da Montenidoli: un salto nel tempo fino al 1997. Etichetta consumata ma vino vivo e vero, coraggioso testimone delle potenzialità di questo meraviglioso vitigno.
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Ecco di seguito i migliori assaggi: i campioni sono stati degustati alla cieca.
Casale Falchini. Benozzo 2022
Collemucioli Madre terra 2022
Cappelladisantandrea Clara Stella 2022
Fattoria Poggio Alloro 2022
Fattoria San Donato 2022
Fattoria Melini Le Grillaie 2022
Il Colombaio di Santa Chiara Selva bianca 2022
Il Lebbio 2022
La Lastra 2022
Panizzi 2022
Palagetto Santa Chiara 2022
San Benedetto 2022
Tenuta La Vigna 2022
Il Colombaio di Santa Chiara Campo della Pieve 2021
Montenidoli Fiore 2021
Montenidoli tradizionale 2021
Tollena 2021
Fattoria San Donato Angelica 2020
Palagetto Ventanni 2020
Il Palagione Lyra 2020
Vernaccia San Gimignano riserva 2021
Il Palagione Ori
Vernaccia San Gimignano riserva 2020
Fattoria San Donato
La Lastra
San Benedetto
Vernaccia di San Gimignano riserva 2019
Casale Falchini
Palagetto
Tollena Signorina Vittoria