Rioja

Un paradiso per i sensi. Una meta per tutti i winelovers

· di Olga Sofia Schiaffino ·

 


 

E

ccoci nella prestigiosa regione vitivinicola della Spagna, che ha acquisito caratteri e personalità proprie, nonostante sia sempre stata legata ai negociants di Bordeaux, quando alla fine dell’Ottocento vi giunsero per rifornire le cantine, dopo l’arrivo dell’epidemia filosserica.

La Sierra de Cantabria a nord protegge i vigneti dai freddi venti Atlantici, mentre ad est l’influsso mitigatore del mediterraneo si sente fino a Elciego e permette alle uve di maturare anche a 800 m di altitudine.

Proprio a Elciego nel 1860 venne fondata la tenuta del Marques de Riscal. Haro invece è sempre stato il centro del commercio dei vini, grazie anche al collegamento ferroviario con la costa.

La regione è suddivisa in tre sottozone, due spagnole e una basca.

La Rioja Alta è la parte occidentale e più alta a sud del fiume Ebro: i suoli sono prevalentemente argillosi; la Rioja Alavesa è nella zona basca e vi predomina il calcare. La Rioja Baja, vasta e calda sezione orientale ancora spagnola, ha suoli vari e vigneti sparsi.

Il Tempranillo

è l’uva a bacca nera più coltivata, seguita dalla Garnacha, dal Graciano (Monastrell) e dal Mazuelo (Carignan). Solo un settimo dell’estensione coltivata vede le uve bianche tra cui spicca il Viura (Maccabeo), di cui un sublime esempio è il Viña Tondonia Blanco (descritto dalla nostra Chiara Campora!) e in quantità limitate la Garnacha Blanca e la malvasia riojana.

L’uso del legno è tradizione: si preferisce il rovere francese a quello americano.

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Visitiamo la cantina più tradizionale, la compagnia vitivinicola del nord est, CVNE, creata nel 1879 dai fratelli Eusebio e Ricardo Real, che si erano trasferiti ad Haro dalla vicina Bilbao, per motivi di salute. Siamo ora giunti alla quinta generazione, i prodotti ottenuti da uve locali provengono da territori situati nella Rioja Alta oppure come Contino, nella Rioja Alavesa.

A causa del cambiamento climatico e del caldo dello scorso anno, la vendemmia è stata anticipata a fine agosto: mediamente viene effettuata manualmente per i vini “top Run” verso metà di settembre – prima settimana di ottobre.

Le uve che giungono in cantina vengono refrigerate e dopo diverse ore si procede alla selezione, alla diraspatura e ad una successiva cernita prima della pressatura. La fermentazione avviene in botti di legno francese a temperatura controllata per circa dieci giorni, con frequenti rimontaggi: le vinacce vengono avviate alle distillerie mentre si prosegue con la malolattica sempre in botti.

La cantina,

che ospita le barriques di rovere sia francese che Americano, viene detta Eiffel perché è una monumentale costruzione del 1909, di ben 800 mq senza colonne a sostenere l’edificio: solo pietra che mantiene temperatura e umidità costanti.

Nel piazzale si nota una curiosa macchina che venne usata solo una volta, secondo la moda di pastorizzare le bevande… Ma il vino non era certo adatto a subire quel procedimento! In un edificio aperto sul piazzale si trova il tesoro della bodega, una cantina che contiene lo storico con tutte le annate. In occasione del centenario, sono state messe da parte le cento migliori bottiglie.

Procediamo con la degustazione di due vini.

Monopole 2017- Viura 100% un vino bianco fresco, godibilissimo per la sferzante acidità, che profuma di mela smith, lemongrass e biancospino, che prevede solo vasche in cemento o acciaio. Perfetto con crostacei.

CUNE Rioja Reserva 2014 è il vino che caratterizza maggiormente l’azienda. Vediamo insieme un 85% di Tempranillo con una aggiunta (variabile, a seconda degli anni) di Graciano, che apporta acidità e di un 5% di Mazuelo: 18 mesi in rovere americano.

Si presenta con un rosso rubino rosso intenso e luminoso, si apprezzano le note speziate dolci, la vaniglia, il tabacco biondo, la liquirizia, il frutto rosso maturo e succoso. Buona persistenza e tannino elegante e composto.

Le cantine della Rioja

sono inizialmente sorte vicino alla ferrovia, per facilitare i trasporti verso Bilbao e la Francia: uscendo da CVNE ci troviamo nella zona della stazione ferroviarie e incontriamo altre cantine come Muga e Lopez de Herredia – Vina Tondonia. Grandi vini di una terra generosa dove si respira l’attaccamento alla tradizione.

Seguendo la strada verso Logroño attraversiamo per una piccola parte, la Rioja Alavesa, la parte basca, con le rinomate località di Cenicero (Marques de Caceres) e di Elciego (Marques de Riscal).

Un paradiso per i sensi. Una meta per tutti i winelovers.

 

 

Consejo Regulador DOCa Rioja
Calle Estambrera, 52
Logroño E
 +34 941 50 04 00

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