Château Margaux

Premier Grand Cru Classè

A.O.C. Margaux

· di Olga Sofia Schiaffino ·

 


 

I

n questa zona rinomata del Medoc sorge Château Margaux, che vanta una facciata molto elegante, caratterizzata nella parte centrale da un timpano sorretto da quattro colonne, che ricordano un tempio greco.

E grazie alla famiglia Mentzepoulos, a cominciare da Andrè che acquistò la proprietà nel 1977, a Corinne e al grande enologo Pontallier (purtroppo scomparso nel 2016), che i vini di questo Château sono rimasti decisamente legati al terroir, quali fedele espressioni di esso.

Il rinnovamento e la curiosità di sperimentare soluzioni nuove ha dato vita ad una ristrutturazione del complesso, alla creazione di una favolosa cantina sotterranea, dove sono sistemate la vinoteca e la sala degustazione, e dei locali dell’accoglienza ai visitatori, un tempo utilizzati per ospitare i collaboratori esterni durante il periodo della vendemmia.

I vitigni coltivati su 82 ettari

sono i classici del Medoc, con una piccola parte di Petit Verdot per quanto concerne le uve a bacca rossa; la particolarità è invece il superbo Pavillon Blanc, ottenuto da uve Sauvignon Blanc (su 12 ettari), una vera scommessa per questa zona della riva sinistra.

La conduzione in vigna è decisamente legata al rispetto dell’ambiente e della biodiversità, evitando composti di origine chimica e la vendemmia viene rigorosamente effettuata manualmente, con selezioni ripetute degli acini, per far giungere nei tini di legno della fermentazione solo uva perfetta e divisa per singole parcelle.

Dopo circa tre settimane, il vino viene messo in barriques nuove, di cui circa 200 ogni anno vengono prodotte dalla tonnellerie del castello, mentre le altre necessarie, vengono acquistate da 6 maison di fiducia.

18-24 mesi dopo, si procede all’assemblaggio dei vini nelle percentuali ottimali e si imbottiglia.

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Estasiati da questo racconto,

pieno di amore e passione, che ricorda la tensione emotiva del periodo miracoloso della gestazione, durante il quale la cura è massima in tutte le fasi, dalla vigna all’imbottigliamento, abbiamo avuto il piacere di terminare la visita con due assaggi:

Pavillon Rouge 2009: un vino che si può bere con molto piacere già dopo sette anni, che si presenta di una deciso rosso granato, e sviolina sentori di piccoli frutti rossi, cassis, mora, ciliegia, speziatura fine, tabacco e chiodi di garofano, un tannino vivace ma non tagliente, con buona coerenza e persistenza.

Château Margaux 2007 – (non è stato aggiunto il Petit Verdot) rosso granato regale, naso riservato e delicato che invita a farsi scoprire, per regalare sentori di humus, speziatura finissima e dolce, pepe nero, mora selvatica, cassis, confettura di rosa canina, liquirizia. L’assaggio e’ diretto, il tannino scalpitante, come un purosangue prima di una corsa, prosegue ampio, avvolgente, infinito nella scia finale, con accenni minerali.

Un grazie a chi ci ha guidato con competenza e professionalità alla scoperta del meraviglioso mondo di cui questo vino è somma espressione.

 

 Château Margaux 
Margaux F
+33  05 57 88 83 83
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