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a Fiera Mercato dei Vini Artigianali e Naturali ha registrato una partecipatissima sesta edizione presso il Terminal 103 a Venezia. Presenti ben 151 espositori, con partecipazione non solo di produttori di vino ma anche di birra, spirits ed eccellenze enogastronomiche. Una vetrina importante per un settore di vini piwi, artigianali e naturali che arrivano all’evento di Venezia dopo un’accurata selezione da parte degli organizzatori.
Claudia Lugli di Blu Nautilus, partner organizzativo di Back to the Wine insieme ad Andrea Marchetti, ha commentato: “ Siamo molto contenti che sia il pubblico che gli espositori abbiamo apprezzato la nuova, location, i locali ampi e luminosi vista mare e in una città così affascinante, quale Venezia, che richiama ogni anno milioni di turisti per le sue bellezze artistiche e per gli eventi culturali.
Una scommessa che abbiamo vinto, quella di scegliere questo luogo, data la partecipazione non solo dei winelovers ma anche di operatori di settore e di ristoratori, che hanno un profilo business e non consumers. Inoltre, un elemento apprezzato anche dalla stampa è stata la selezione operata da Andrea Marchetti riguardo le cantine presenti, scelte personalmente ad una ad una.”
Negli ampi spazi della manifestazione è stato possibile rapportarsi in modo ottimale con i produttori e di ascoltare le loro esperienze e il racconto dei vini in degustazione: inoltre la possibilità di “viaggiare” attraverso le regioni italiane, con interessanti puntate all’estero, in Georgia, in Grecia, In Spagna e in Germania , grazie alle distribuzioni presenti, come ad esempio Ellenika srl e Gitana Wines.
Ecco alcuni tra gli assaggi più convincenti.
Alberto Lot produce vini rifermentati da uve locali e piwi in Friuli: Flor de Lot è un vino rifermentato metodo classico senza sboccatura ottenuto da bronner e sempre con questo vitigno Filari Margherita colpisce per la piacevolezza e l’etichetta disegnata dalla figlia Margherita.
Giardini di Tanit propone vini da zibibbo a Pantelleria: intrigante la versione metodo classico con questa uva aromatica, che viene magnificata nel passito A Signurina. Al naso un tripudio di sentori di miele, carrube, albicocca disidrata, dattero, cedro candito, nocciola, cera d’api; salinità e freschezza bilanciano lo zucchero, donando grande bevibilità a questo stupendo vino dolce.
Mongarda a Col San Martino in provincia di Treviso declina la glera in nobili espressioni. Dalla tradizione un prosecco Col Fondo che fa subito pensare all’amicizia e ai momenti da trascorrere allegramente. Prodotto nelle annate più significative il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Metodo Classico : una bollicina davvero elegante, con profumi floreali e fruttati delicati.
Ottomani in Toscana, premiato nella prima edizione della guida social I Vini del Cuore, conferma la sua capacità di fare un ottimo sangiovese e di utilizzare in modo perfetto le anfore e il legno.
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Rocche Viberti di Castiglione Falletto in Piemonte ha colpito soprattutto per due vini: il primo, un dolcetto ottenuto da viti antiche di grande respiro e il secondo, il Barolo Bricco Boschis, dalla trama tannica precisa e perfettamente integrata.
Eraldo Dentici convince sempre di più grazie al suo approccio naturale ed etico non solo alla vigna ma anche alla…vita. Succosissimi e beverini i due rifermentati dedicati ai figli, uno da sangiovese- Romeo ( premiato nella terza edizione della guida I Vini del Cuore) e l’altro da sagrantino – Virgì. Emozionante l’assaggio di Chateau Eraldeaux, un Umbria bianco Igt che racchiude le uve del territorio.
Un altro assaggio emozionante è stato quello di un vino dedicato al cane prematuramente scomparso: Accamilla è un bianco ottenuto da malvasia per il 60%, santa sofia (20%) cinguli (20%): l’azienda è Camerlengo, siamo a Rapolla in Basilicata.
Incontri davvero stimolanti con alcuni produttori, che hanno scelto la vigna e la terra e la lavorano con rispetto e passione.
Cantina Francesca ad Apollosa (BN) porta in degustazione falanghina, fiano e barbera del Sannio: vini precisi, con grande identità territoriale. Ogni etichetta racconta una storia o un aneddoto familiare.
Migliosi Viticoltori nascono recentemente grazie a Costanza, che inizia a produrre vini utilizzando i terreni della famiglia nel comprensorio di Assisi. Co’ è un sauvignon blanc che non ti aspetti, dal profilo olfattivo spostato su sentori floreali e di erbe di campo. Recentemente hanno anche avuto due vini premiati da The Wine Hunter a Merano e sono stati presenti nella giornata di venerdì 3 novembre, dedicata alla Bio & Dynamica.
Teren è una realtà biodinamica che opera a Sacile (PN): i vini presentati da Alberto rispecchiano le uve native che si è scelto di continuare a coltivare. Rifermentati che sono un inno alla vita e Argille Bianche da Tocaj giallo friulano, macerato sulle bucce per 3 giorni e fermentato e affinato in cemento, che si esprime con rara bellezza.
Scelta di Vite è nata dalla scelta radicale di Gianluca di cambiare la propria vita: siamo in provincia di Padova nei Colli Euganei: ora lavora e vinifica in modo naturale, glera, moscato giallo, moscato bianco e cabernet sauvignon.
Tenuta Ca’ Sciampagne, azienda vinicola del Montefeltro, ci porta nelle Marche con il suo straordinario Bianchello e con un vino passito di cui difficilmente si scorda la sensazione gusto-olfattiva e la sua persistenza
Falzari è una realtà che lavora in biodinamica a Vinci in Toscana: lavorazioni con lieviti indigeni, utilizzando anche le anfore. Notevole il Vermentino macerato che si ottiene da cloni di piante provenienti dalla Liguria, dalla Sardegna e dalla Maremma. Assentada è il trebbiano toscano in purezza dedicato da Sergio Falzari alla moglie.
Podere Casa Piana è ubicato sui Colli Bolognesi e siamo giunti con Simone alla terza generazione: pignoletto, lambrusco, barbera sono le uve coltivate. Pirat, il rifermentato in bottiglia utilizzando il pignoletto, è una bollicina di grande bevibilità. C’era Una Volta è un bianco sulla cui etichetta ognuno può scrivere la sua storia.
La Importante presenza numerica delle cantine non ha consentito di assaggiare tutte le proposte: sicuramente Back to the Wine è un evento di grande rilevanza che ha trovato nella sede veneziana un punto in più a favore per aggiungere visibilità al mondo dei vini naturali e artigianali.