Campotondo
Campotondo

Campotondo

l’Orcia Sangiovese in una delle sue migliori espressioni

S

ituata sulle falde del monte Amiata, l’imponente vulcano che domina la Val D’Orcia e più precisamente appena fuori il borgo medievale di Campiglia, l’azienda Campotondo si è dimostrata nel corso degli ultimi anni una delle realtà della denominazione Orcia Doc che ha saputo maggiormente elevare i propri vini raggiungendo eleganti standard qualitativi e produttivi.

I vini prodotti sono una concreta rappresentazione di come un territorio quale l’Orcia possa aspirare a sempre più alte vette qualitative consentendo così alla sua Doc di potersi ritagliare un giusto ruolo nel vasto panorama enologico della regione Toscana.

Questo importante percorso evolutivo,

come poi la storia di questa azienda, ha origine alla fine degli anni novanta quando Paolo Salviucci acquistò uno degli edifici dell’ex-complesso del frantoio di Campiglia d’Orcia, noto come Campotondo.

La scelta di questo luogo, inusuale e posizionato molto più in altro rispetto alle classiche zone vitate dell’Orcia, è stata fatta tendendo conto dello specifico e peculiare terroir che si veniva a creare.

La poca profondità dei terreni argillosi impedisce un’eccessiva vigoria vegetativa e lo scheletro minerale derivato dall’attività vulcanica, impartisce al vino rigore ed eleganza mentre la quota dei vigneti (600 mt slm) fornisce loro la giusta ventilazione.

Inoltre la notevole escursione termica, sopra ai 10°, derivante dalla vicinanza con il Monte Amiata, conferisce ai vini classe e potenza. Insomma un terroir eccellente che fa quasi assurgere questa specifica zona ai livelli di piccolo Cru all’interno dell’Orcia Doc.

Nell’impianto dei vigneti

è stata preferita la tipologia ad alberello, un sistema d’allevamento che sulle falde del monte Amiata è diffuso da vari secoli:

viti dal fusto basso che permettono alle uve, posizionate più vicino al terreno, di ricevere il giusto riverbero del calore, raggiungendo così maturazioni sufficienti anche in quota. Un sistema che però richiede grande artigianalità e dedizione dal momento che tutte le principali operazioni devono essere svolte manualmente.

La superficie vitata dell’azienda raggiunge i 2,5 he con una densità di impianto di 5.200 ceppi/ha, tutti rigorosamente ad alberello, il che permette di ottenere grandi concentrazioni, vista la ridotta distanza tra la radice e il frutto e la bassa resa delle viti, oltre che maturazioni fenoliche soddisfacenti.

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La produzione dell’azienda

si articola su cinque diverse etichette: 3 rossi Orcia Doc, di cui il Mezzodì Sangiovese in purezza è il vino base dell’azienda, affinato esclusivamente in acciaio.

Secondo vino il Banditone, 90% Sangiovese, 10% Merlot e Colorino, che affina minimo 12 mesi in botti medio piccole di rovere di Slavonia e rovere francese; il suo affinamento in bottiglia è di almeno 6 mesi.

La riserva Il Tocco é 90% Sangiovese, 10% Colorino e fa un affinamento minimo di 24 mesi in barrique e tonneaux di rovere francese; per poi affinare in bottiglia per almeno 6 mesi.

Completano la linea dei vini uno Chardonnay in purezza, il Tavoleto, caratterizzato da una forte impronta territoriale e All’Incontro, prodotto solo nelle annate migliori e in piccole quantità, con un 10% di Sangiovese e Colorino al 90%, vitigno autoctono intrigante e di grande carattere, da sempre coltivato nell’area di Campiglia d’Orcia.

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cantinacampotondo.it

 

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