Estate Raptis

· di Olga Sofia Schiaffino ·

 

 

D

urante il mio breve ma indimenticabile soggiorno in Nemea sono stata accompagnata da Konstantinos Dimitrou presso le cantine di alcuni suoi colleghi produttori.

Inizio a raccontarvi della visita a Raptis: ad attenderci Elena e Christos Raptis, figli di Giorgos (membro della associazione ellenica contro la fillossera) che nel 1973 investì capitale e cuore  in un progetto di custodia e di riproduzione del materiale genetico dei vitigni locali. Infatti, creò una nursery (la prima sul mercato greco) e il progetto viene portato naturalmente avanti ancora oggi con lo stesso rigore e passione.

L’ azienda vitivinicola nacque nel 1998, beneficiando dei 10 ettari di proprietà della famiglia: Christos si occupa della conduzione agronomica mentre è Elena l’enologa, a regalare un tocco di eleganza in più ai vini decisamente di carattere.

L’attenzione in vigna, la qualità delle uve e l’utilizzo di macchine moderne in cantina hanno fatto sì che la produzione di questa cantina ricevesse premi importanti ai concorsi internazionali.

Elena  mi invita a prendere posto con il mio calice al banco di assaggio mentre Christos e Kostas parlano tra loro.

Iniziamo con i vini bianchi

Chnaria white (= Impronte bianco) è un blend di tre varietà: Roditis, Moschofilero e Malvasia aromatica. Macerazione prefermentativa per ogni singola uva per 8-10 ore e poi fermentazione in acciaio. Un vino fragrante che ammalia per la pulizia del profilo olfattivo: pesca bianca, fiori di acacia, note agrumate. Ottima bevibilità.

MaMa trae il suo nome dai due vitigni utilizzati, cioè Malagousia e Malvasia; un vino secco, piacevole, caratterizzato al naso da sentori agrumati e di biancospino.

Mavri Spilia 2019 (Grotta Nera) PGI Peloponneso è Assyrtiko 100%, proveniente dai terreni argillosi di Aghia Paraskevi. Una vera scoperta dato che avevo assaggiato solo quelli proveniente da Santorini. L’acidità caratteristica è presente nel vino, anche se meno tagliente e affilata. Esprime una maggiore intensità di profumi al naso, fruttati e floreali soprattutto; le uve subiscono una macerazione a freddo e la fermentazione avviene in acciaio, a cui seguono quattro mesi di riposo sulle fecce fini. Davvero stupendo!

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Ho avuto il piacere

di assaggiare anche l’annata 2018: il naso regalava note di frutta esotica e di miele… una vera sorpresa!

Merlin 2020  è un rosato da Merlot ottenuto con 6 ore di macerazione a freddo e fermentazione a bassa temperatura. Matura sui lieviti per due mesi. Un rosato che va cesellato a seconda dell’annata, sicuramente si coglie la mano esperta e aggraziata di Elena. Fragranti profumi di fragola, ciliegia, melograno piacevole in bocca, di buona freschezza gustativa. Un vino che, una volta aperta la bottiglia,  riesci a finire senza accorgertene, chiacchierando con gli amici.

Chnaria Red (Impronta rosso) PGI Peloponneso si ottiene da un blend di Agiorgitiko 75%, e la parte restante divisa tra Merlot e Cabernet Sauvignon. Macerazione prefermentativa per circa 4 gg , fermentazione in acciaio a temperatura controllata. Al naso spicca una nota di pepe nero molto gradevole, piccoli frutti rossi e neri, toni erbacei. Tannino levigato, un vino ben bilanciato e di buona persistenza gusto olfattiva.

Ecco dunque il Flag Wine, in cui si esprime il vitigno principe della Nemea, l’Agiorgitiko appunto.

Nemea by Raptis 2015, PDO Nemea  si mostra nel suo manto rosso rubino luminoso; elegante complessità olfattiva che si delinea sulle note fruttate, ciliegia, mora, lampone a cui seguono sbuffi floreali e note dolci di vaniglia. In bocca ha buona struttura, un tannino vibrante e lunga persistenza, chiudendo su timbri speziati.

Dopo una macerazione prefermentativa di due giorni, segue la fermentazione e svolge la malolattica in acciaio per poi riposare per 18 mesi in barrique francesi.

Avvolgente e regale, audace e fiero come il leone impresso sull’etichetta della bottiglia.

Negli ultimi 25 anni

la viticoltura in questa regione ha fatto molti passi in avanti, mi spiegano Elena e Cristos: il terreno sembra essere molto interessante anche per i vitigni a bacca bianca sicuramente di buona struttura. Una regione con un grande potenziale… Senza alcun dubbio!

Chiudiamo la degustazione con un vino particolare, ottenuto da Cabernet Sauvignon e Merlot in parti uguali: Kokkino Wrachos. Sapiente utilizzo del legno per questo vino millesimo 2008 che mi ha colpito per il raffinato bouquet e l’importante e allo stesso tempo agile struttura. Che dire… Bravissimi!

Ringrazio Kostantinos per avermi fatto conoscere Elena e Christos, due valenti produttori e persone squisite: purtroppo non posso portare bottiglie con me sull’aereo perché ho scelto di viaggiare (stranamente) con un mini-trolley da cabina… Sarà sicuramente per la prossima volta, magari in estate e… con un mezzo di trasposto idoneo.

 

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 Estate Raptis 
Leontio Nemeas
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