Podere Sapaio 99

· di Olga Sofia Schiaffino ·

 


U

na cosa non ci è stata proibita né limitata in questa pandemia: la possibilità di sognare.

Fare progetti, tirare fuori dal cassetto i desideri più reconditi, significa assumersi la responsabilità di realizzarsi come persone e di essere felici.

Il mondo del vino è ricco di storie affascinanti, di persone che hanno cambiato la loro vita e hanno abbracciato la natura: attraverso i vini raccontano tradizione e territori.

Tra queste persone è sicuramente Massimo Piccin, un ingegnere di Vittorio Veneto, che nel 1999 decise di iniziare a produrre vino nel territorio bolgherese.

Nacque così Podere Sapaio,

azienda giovane, vitale e profondamente rispettosa dell’ambiente ambiente. La qualità delle uve raccolte è una priorità assoluta: questo concetto ha determinato la scelta di uscire dalla Doc e passare all’Igt (prima annata 2015) per il premium Wine. Le uve infatti provengono anche dai 9 ettari acquisiti a Bibbona, in una zona collinare che gode delle brezze marine e di interessanti escursioni termiche. Una decisione che è stata argomentata anche dall’enologo Carlo Ferrini come la necessità di poter lavorare con una maggiore libertà e seguire la propria filosofia produttiva.

L’Etichetta è già ampiamente esplicativa: una corona a 4 punte, segno di eccellenza e nobiltà, che allo stesso tempo ricorda quella di Basquiat (che ne conta solo tre) e rimanda al genio artistico e al coraggio di uscire dagli schemi.

Ho avuto il piacere di visitare l’azienda con la collega @clarettablu in questo mese di giugno 2020, ancora storditi e preoccupati per l’epidemia, con tanta voglia di tornare in vigna e a conoscere i protagonisti e le storie del vino.

Siamo state accolte da Greta e da Eleonara che sono state davvero molto gentili e professionali e ci hanno affascinato con una visita dapprima alla cantina e poi al vigneto vicino alla casa ristrutturata da Massimo.

Leggi anche:
Podere dell'Anselmo

Podere dell’Anselmo

La storia di Fabrizio vignaiolo inizia quando egli decise di non fare più l'ingegnere e di proseguire il lavoro nei terreni acquisiti e coltivati dalla sua famiglia sin dall'Ottocento ...

Le uve coltivate nei diversi poderi che presentano suoli molto differenti (argilla, sabbia) sono Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot.

La nuova cantina

ospita i contenitori tronco conici in acciaio, i tonneaux e le Barriques di diverso passaggio, con tostature diverse; inoltre contenitori di argilla con le quali si sperimentano nuove vinificazioni. Sicuramente affascinante è il progetto della vigna di Ansonica all’isola del Giglio che Massimo ha acquisito: la cantina Paradiso dei Conigli produce uno stupendo bianco macerato, intenso e fragrante, chiamato il Bianconiglio.

Nella nuova sala degustazione abbiamo potuto assaggiare le due etichette della cantina.

Bolgheri DOC Volpolo 2017:

Cabernet Sauvignon 70%, Merlot 15% e Petit Verdot 15%: il nome è un omaggio al territorio, rifacendosi ad un vitigno autoctono, la Volpola : le uve provenienti dalle diverse parcelle vengono vinificate separatamente  e poi assemblate. Si offre con un manto rosso rubino intenso, svolgimento olfattivo che procede su note di ciliegia, lampone, mirtillo, mora e da una speziatura elegante. Il tannino ha un guizzo piacevole e rende la struttura del vino bilanciata chiude sapido con buona persistenza su note di frutta.

Sapaio Toscana IGT 2016:

è un blend di Cabernet Sauvignon con un 10% di Cabernet Franc e 5% di Petit Verdot (per 4 annate, dal 2004 al 2008, è stato utilizzato il Merlot ma il cambiamento climatico ha fatto sì che si preferissero altri vitigni).

Un austero rosso rubino luminoso, intenso bouquet che regala sentori di frutta rossa, foglia di pomodoro, Humus, spezie, origano, foglia del the. In bocca è preciso, strutturato con una trama tannica fitta e perfettamente integrata. Lunga macerazione in serbatoi di argilla, 18 mesi in barriques e altri 8-10 mesi di affinamento in bottiglia. Un meraviglioso testimone di un territorio unico, dove l’uomo ha saputo creare un legame unico con la vite.

 

 Podere Sapaio 
Sp 329, Via del Passo di Bocca di Valle, 1
Donoratico LI
+39 0565 765 239

Condividi...
Share on Facebook
Facebook
Tweet about this on Twitter
Twitter




Potrebbe piacerti anche: