U
na calda sera d’estate ed un ritrovo tra appassionati di vino.
Protagonista della serata Radikon 2007, Ribolla Gialla. Apriamo la bottiglia con cautela, carichi di curiosità.
Ne versiamo un poco nei bicchieri ed avvertiamo subito che il profumo, chiuso per anni, resta timido, senza alcuna fretta di offrirsi.
Il colore è arancione e carico di vivacità.
Nota molto pungente, persistente di incenso che sovrasta le altre.
Tra una parola e l’altra lasciamo passare i minuti, ma il vino resta a custodire ogni sentore.
Lunga macerazione sulle bucce, maturato in botti per quattro anni, non filtrato, senza solforosa aggiunta.
Non adatto alla cena appena consumata, trova la sua collocazione a pasto terminato, da solo. È un vino che non lascia scampo.
Vino da meditazione, lo definiscono in tanti, ma la meditazione cos’è?
Leggi anche:Eleuteria Tenuta del Travale
Cessare ogni umano pensiero, svuotarsi di ogni conoscenza per raggiungere il centro di se stessi e mantenere la presenza.
Io lo definirei prima che un vino da meditazione un vino dell’attesa.
Si resta in trazione, con curiosità ed emozione rivolti all’apertura del bouquet.
Mette alla prova pazienza e curiosità, detta i tempi e sono tempi lunghi.
Non adatto a chi pretende tutto subito, si svela lentamente in un tempo dilatato che vede una nuova alba ed un nuovo tramonto.
A chi non demorde, regala profumi intensi di frutta secca tra pera e albicocca, di spezie dolci e miele, una leggera affumicatura rimane.
In bocca non cambia il suo carattere dato da un’elevata e sorprendente acidità, bella la mineralità che accompagna la persistenza.
Vino assolutamente da condividere, con appassionati e con coloro che sono liberi da qualsiasi pregiudizio.
seguimi anche su