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rrivare nelle Marche è sempre un piacere, terra meravigliosa che offre innumerevoli possibilità, l’enoturismo è parte integrante e di grande forza.
I vini vivono le influenze delle regioni confinanti oppure sono le regioni limitrofe che nella storia hanno tratto dalle Marche? è uno dei quesiti che spesso mi pongo.
La regolata consapevolezza del buon vino di alcune cantine però è fatta non di troppe domande ma di tante risposte.
Il territorio marca tantissimo i vini, pochi chilometri dividono gli Appennini dall’Adriatico, i vini infatti sanno spesso di montagna ma anche di mare, non è la prima volta che mi trovo a parlarne.
Un invito speciale mi porta nuovamente in questa regione, due giorni per entrare nel vivo della produzione di Conti degli Azzoni, apprendo una speciale passione nel fare vino, conosco una realtà di famiglia, la ricerca del buono e del bello, la sperimentazione, la cura dei particolari e nei calici tutto questo si sente.
Oltre all’impegno sulla sostenibilità, valorizzazione del territorio e impegno alla produzione di vini di elevata qualità, Conti degli Azzoni è impegnata nella sperimentazione e tra varie tecniche e strumentazioni, c’è quella del lavaggio delle uve.
Non avendo grande esperienza di vini da uve lavate, vado volentieri ad assaggiare.
La sollecitazione che faccio sempre ai miei amici non è solo quella di leggere ma anche poi di assaggiare il vino e capirne la sua cultura, meglio ancora farlo sul posto.
“L’AMORE È L’INGREDIENTE CHIAVE”
Con questo messaggio il sito internet del gruppo Degli Azzoni Wines si presenta a chi si avvicina ai loro mondo.
Intervista al produttore Massimo Padova
PREMESSA
DAW è un Gruppo di famiglia con più aziende in Italia con vini che racchiudono i singoli territori.
L’invito per il tour di due giorni è nella loro realtà marchigiana.
Conti degli Azzoni, situata a Montefano in provincia di Macerata, in un territorio collinare tra la provincia di Ancona e quella di Macerata, a metà strada tra la costa adriatica e gli appennini, vive la tipicità e le tradizioni, dalla storia dai Piceni in poi ma proiettata al futuro con un progetto contemporaneo molto chiaro.
In genere, prima di recarmi in un’azienda cerco sempre di documentarmi, in questo caso è stato per me un ripasso, il territorio a me caro lo avevo in passato già studiato.
Nel cercare di capire il progetto dell’azienda, prima di partire ho sbirciato in rete restando meravigliato dal primo messaggio introduttivo, nel sito internet di Conti degli Azzoni, l’incipit è “First wine lovers, then wine producers”, ne restai veramente colpito, in genere il primo messaggio di un’Azienda è altisonante o commerciale, questo invece è fatto di passione e decisamente emozionale.
Certo è che tra titoli, stemmi e storia non penso solo allo stile da “winelovers”, cerco di capire il motivo del mio invito, mi metto in viaggio carico per la nuova esperienza e già da subito ne avverto l’importanza.
L’ARRIVO
Mi presento formalmente ma all’atto della stretta di mano, il Conte, come si fa nel mondo del vino, mi dice “diamoci del tu”. Da lì una piacevole confidenza amichevole con Valperto che mi ha dato la possibilità di capire meglio l’interessante progetto.
Attraverso un programma ben strutturato proposto da Francesca e Stefano della Multimedia Communication Team e ben organizzato da Conti degli Azzoni, si parte!
VISITA GUIDATA A MACERATA
Per comprendere lo stile è necessario partire dal territorio e così è: Sandro alla guida del van alla scoperta di Macerata, con Chiarenza, una eccellente guida turistica, per un bel giro della città.
Ci accompagnano dentro lo Sferisterio, poi a Palazzo Buonaccorsi e passeggiando qua e là per la città, tra palazzi e curiosità si arriva giusto in tempo davanti all’orologio Planetario per vedere il carosello dei Re Magi.
LA BARRICAIA
In serata si torna a Montefano, il tempo di cambiarsi d’abito e subito in un contesto esclusivo. Il Palazzo di famiglia Conti degli Azzoni, sin dall’entrata, mostra tutta la sua storia ed eleganza, nell’atrio ad attendermi un calice di uno speciale metodo classico…
Un tour negli interrati del Palazzo dal fascino unico per scoprire la barricaia e i luoghi di affinamento delle bottiglie, io vedo anche un afrometro, sarà la stessa effervescenza di prima a riposare? Io e la mia amica e collega Claudia restiamo ancora un po’ a passeggiare e approfittiamo per registrare qualche contenuto semi-serio.
LA CENA IN TERRAZZA
L’invito è quello di salire una particolare scala che termina con una ripida chiocciola, sul tetto del Palazzo trovo un allestimento di grande raffinatezza, tavoli eleganti sotto una pergola pensile e a guardarci la luna forse piena, un sottofondo musicale di vera piacevolezza.
Dai fornelli e con personale di sala attentissimo, arrivano piatti molto interessanti proposti dai ragazzi della scuola alberghiera, capitanati dai loro Professori. Piatti veramente riusciti e che ben si abbinano con i vini di Conti degli Azzoni.
LA CANTINA E IL LAVAGGIO DELLE UVE
La mattina del giorno dopo, il tour tecnico procede in cantina; si arriva proprio durante l’approdo delle uve Ribona, la particolarità di questa cantina è che per alcune tipologie, viene effettuato il lavaggio delle uve con successiva delicata asciugatura per aspirazione dell’acqua, i getti d’aria ne rovinerebbero gli acini.
È senz’altro una tecnica particolare che probabilmente non è di facile applicazione, prevede delle macchine particolari, del personale professionale, uve veramente selezionate, implica tempi e procedure che non si addicono ai ritmi veloci tipici in cantina; la sperimentazione però ormai consolidata da Conti degli Azzoni ha prodotto buoni frutti, le uve che arrivano in cantina sono un corredo di cose buone, l’esclusione di quelle “cattive” favorisce grande pulizia dei mosti.
Dalle vasche in effetti all’assaggio si ha proprio questa conferma, ed è sempre un piacere assaggiare il vino in divenire.
VIGNE VECCHIE
Dai mosti della cantina, sempre con Sandro alla guida, si va in una speciale vigna, un cru. È una vigna vecchia con grappoli meravigliosi che da frutto all’etichetta più importante, il Passatempo.
Io provvedo subito ad assaporare e toccare il territorio ma c’è altro, è stato organizzato un momento speciale ai piedi delle viti, sotto la chioma di un grande albero, una verifica di più annate del Passatempo che si aggiunge all’analisi dei grappoli di quello che sarà l’annata successiva.
Una masterclass a tutti gli effetti con una verticale organizzata con postazioni veramente speciali, ben presentata dagli enologi e tecnici dell’azienda.
VITIGNI DI TRADIZIONE
Attraverso le denominazioni del territorio, DOC Rosso Piceno, DOC Colli Maceratesi, e tutta la IGT Marche, Conti degli Azzoni da sempre si impegna alla valorizzazione di alcune varietà e l’espressione di alcune in purezza.
La valorizzazione del vitigno Ribona (conosciuto anche come Maceratino per la vicinanza a Macerata) è senz’altro il valore dell’autoctono che l’Azienda porta avanti.
Gli uvaggi tipici delle denominazioni del territorio fatte di Sangiovese e Montepulciano sono la grande collocazione dei rossi ma anche vinificati in purezza per un’espressione unica, come nel caso del Montepulciano.
Non mancano certamente espressioni con vitigni di tradizione e da Conti degli Azzoni si finisce il pasto anche con un Passito autentico, fatto da uve di Ribona che diventano oro nel calice.
A tavola però si beve anche tutto il resto della famiglia Degli Azzoni Wines e, da bollicine di montagna trentine, si arriva nelle Marche passando per varie regioni, sue denominazioni e stili.
IL FRANTOIO
I gusti, gli stili gastronomici, fanno parte di un’analisi generale dei territori che comprende le tradizioni. Questo è un elemento che Conti degli Azzoni tiene in considerazione e al frantoio del paese, il rinomato Frantoio Oleario Gabrielloni, chiede l’accensione delle macchine per l’occasione.
L’arrivo delle olive, l’attivazione della molazza di granito ed è subito un gran profumo. “Un luogo d’incontro per olivicoltori, gourmand, appassionati e amici” ed è vero, in un clima familiare in compagnia delle sorelle Elisabetta e Gabriella Gabrielloni si assaggiano oli e varietà del territorio, una mini-lezione sui profumi, le sensazioni gustative e le particolarità.
Stesso clima familiare anche nell’Agriturismo delle sorelle Gabrielloni, vi ho alloggiato e la mattina, oltre a una splendida colazione, ho potuto ammirare colori e paesaggio mozzafiato.
IL PRANZO FINALE
Sulla collina più alta della proprietà, nel luogo della vetta delle vigne del Passatempo, il casale di Conti degli Azzoni è pronto con il giusto spazio per organizzare il saluto a tavola, fatto di prodotti tipici del territorio e la parte rimanente della gamma dei vini dell’Azienda.
Sempre più in alto per confermare tutto il bello del territorio e la piacevolezza delle sue tradizioni.
Grazie.
@paolowine Paolo Bellocchi
winelover | sommelier | wineblogger | instagrammer
Riferimenti:
degliazzoniwines.com il Gruppo di famiglia
degliazzoni.it Conti degli Azzoni nelle Marche
gabrielloni.it Il Frantoio
@chiarenza_gentili_mattioli La guida turistica
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Azienda Agraria degli Azzoni Avogadro Carradori S.S. Soc.Agr.
Corso Carradori, 13
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+39 0733 850 002
degliazzoni.it