Strada del vino, dell’olio e dei sapori della Provincia di Latina
Strada del vino, dell’olio e dei sapori della Provincia di Latina

Strada del vino, dell’olio e dei sapori della Provincia di Latina

Alla scoperta della Bellezza: dalla collina al mare

 
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toria e mito si intrecciano in questo territorio, poco lontano dalla capitale: un luogo dove le bellezze naturali convivono in armonia con ville romane, castelli medievali, borghi pittoreschi, in cui spiccano rigogliosi e verdeggianti vigneti e argentei uliveti di una cultivar pregiata, l’Itrana.

L’agro pontino, bonificato da Mussolini tra il 1924 ed il 1937 è una distesa verdeggiante, In cui sorridono i papaveri guardando il transito delle soffici, grandi nubi e che in primavera ricorda un quadro di Monet. Abbiamo accolto con piacere l’ invito a partecipare all’educational tour studiato per promuovere un turismo responsabile enogastronomico organizzato da La strada del Vino, dell’olio e dei sapori della provincia di Latina, Slow Food Latina, Federalberghi, Camera di Commercio e FAI delegazione di Gaeta – Latina.

Tre giorni intensi in cui, guidati da Roberto Perticaroli , abbiamo visitato il Museo Piana delle Orme, la stupenda Villa di Domiziano, il giardino di Ninfa, Il castello di Sermoneta ed inoltre ci siamo avventurati con le canoe sul fiume Cavata. Atmosfere magiche, tra natura rigogliosa e arte, nei luoghi abitati dalla maga Circe, lungo la via Appia percorsa da quel Paolo di Tarso che avrebbe portato a Roma un nuovo Cristianesimo.

Il culmine della manifestazione

è avvenuto il 18 maggio, in una prestigiosa sala del Castello di Sermoneta dove è stato sottoscritto un innovativo protocollo d’intesa tra 25 organismi tra enti e organizzazioni, che ha visto, come primo firmatario, la Camera di Commercio ed il Comune di Latina. L’obiettivo principale che è stato sottolineato, l’attivazione di sinergie in materia di comunicazione e marketing territoriale per la promozione integrata e sostenibile di questa zona.

Una areale che regala vini autentici ed emozionanti, in cui abbiamo scoperto i vitigni autoctoni che le aziende coltivano con amore e passione, spesso in regime biologico e biodinamico.

Bellone, Malvasia Puntinata del Lazio, il Moscato di Terracina tra le Uve a bacca Bianca  e Il Nero Buono per quelle a bacca nera: non mancano gli internazionali, quali Cabernet Sauvignon, Syrah, Petit Verdot, Sauvignon che sono stati oggetto di sperimentazione per trovare una perfetta acclimatazione.

Ecco le cantine visitate:

Azienda Agricola Sant’Andrea racconta una storia di coraggio, dato che la famiglia fu costretta al rimpatrio dopo l’esproprio dei beni, ordinato dal presidente tunisino Bourghiba nel 1964. Vini espressivi con particolare attenzione alla lavorazione manuale delle uve. Oppidum secco è un Moscato di Terracina avvolgente e sapido, Dune un fragrante e piacevolissimo esempio di Trebbiano e Malvasia.

Pionieri nella bonifica dell’Agro Pontino i nonni dell’attuale direttore commerciale della Cantina Villa Gianna, che propone Barriano, un blend di Merlot e Cabernet Sauvignon di struttura, da abbinare con cacciagione, carni rosse e formaggi stagionati.

Casale del Giglio è una realtà di circa 180 ettari che presenta una gamma di 21 prodotti, tra vini, grappe ed olio: il più conosciuto è il Mater Matuta, un blend di Syrah e Petit Verdot frutto del cesello dell’enologo Paolo Tiefenthaler e dalla volontà della famiglia Santarelli di testare le varietà internazionali nella provincia di Latina.

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Cincinnato è una cooperativa  che da settant’anni dà voce a 250 soci che coltivano 550 ettari nel territorio di Cori: grandi protagonisti il Bellone (Castore) e il Nero Buono, nelle versioni Polluce ed Ercole. L’azienda accogli gli ospiti in un bellissimo casale ristrutturato dove è possibile pernottare: inoltre si può cenare, godendo della tradizione gastronomica locale e degli ottimi vini della casa.

Sempre a Cori, l’azienda Pietra Pinta della famiglia Ferretti si dedica alla coltura della vite e dell’olivo: Colle Amato è un Nero Buono di Cori in purezza intenso e strutturato. Interessante è l’agriturismo con alloggi e la vendita di prodotti all’interno della barricaia.

Ecco infine tre aziende che lavorano in biologico e biodinamico.

La Valle  dell’usignolo ci ha presentato il loro stupendo olio da cultivar Itrana, più volte premiato ed esportato anche all’estero. I vini sono fragranti e piacevoli, raccontano il territorio: ecco Luscinia, una Malvasia Puntinata del Lazio in purezza, profumata e sapida. L’azienda è dotata di un ristorante e di alloggi dove pernottare.

Donato Giangirolami produce in biologico dal 1993 nei suoi 38 ettari di vigneto: ci ha colpito un metodo classico da Grechetto, Ninphe 2016 di cui Laura Giangirolami ha raccontato la produzione con metodo ancestrale e rifermentazione spontanea in bottiglia. Ottima anche la versione ferma, il Grechetto Propizio, sapido e piacevole di beva.

Marco Carpineti, promotore del movimento “La strada del vino, dell’olio e sapori della provincia di Latina” ha un coraggio ed una passione che conquista, quando parla dei suoi esperimenti, della conduzione biologica e biodinamica, del suo amore per i vitigni autoctoni, della sperimentazione con le anfore. Crede fermamente nel concetto di terroir e di conseguenza nella relazione tra produttori del comprensorio, tutti impegnati in questa volontà di far conoscere in Italia e nel mondo l’eccellenza dei prodotti che anche noi abbiamo apprezzato molto. Kius è un sorprendente metodo classico da uve Bellone, Apolide è l’interpretazione del Nero Buono dal sapiente affinamento in barriques.

Una zona del Lazio

quella della provincia di Latina che offre ancora altri prodotti di grande pregio: lo zafferano di Cori coltivato da Quinto Maraffini, la produzione di carni e olio della Azienda agricola Rossi di Doganella di Ninfa e i Prodotti Pontini, acquistabili anche sul web di Stefano Damia e soci.

Ringraziamo i colleghi bloggers e giornalisti per la condivisione di questa piacevole esperienza e Francesco Zaralli per l’organizzazione e l’invito all’evento.

 

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La strada del Vino, dell’olio e dei sapori della Provincia di Latina
+39 392 288 4821

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