Terra della Luna

Vini di Liguria 12

· di Chiara Campora ·

Chiara Campora


 

“La luna è l’anima, è il nostro modo di vivere le emozioni, i desideri, i sogni.

La terra è la realtà, il luogo in cui lottare con i rimpianti e le delusioni”

(Romano Battaglia)

 

Alessandro Vignali, tosco-ligure per sua stessa definizione, ha dato concretezza ai suoi sogni, mettendoli insieme già a partire dal nome della sua azienda.

Nel cuore della DOC Colli di Luni, a Ortonovo, dal 2006 Alessandro coltiva 2 ettari di terra a Vermentino, Granaccia e Syrah, nel rispetto della natura e di una filosofia pienamente “agreste”, come spesso ama ripetere.

In vigna non utilizza pesticidi o diserbanti e cerca di limitare al massimo gli interventi, seguendo i cicli naturali.

Il Vermentino,

sovrano indiscusso della zona, qui viene raccolto in parte dopo la seconda metà di ottobre, per poi diventare “Plinio il Vecchio”, ma se ci si aspetta l’opulenza e la ricchezza tipiche di un vino ottenuto da uve surmature, si rimarrà delusi…

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Come ci spiega Alessandro, la particolarità del terreno è la presenza di uno spesso strato di argilla grigia che arriva fino in profondità, garantendo un’intensa azione di drenaggio dell’acqua e una notevole concentrazione di sostanze e profumi.

Anche in cantina si segue una lavorazione il più possibile rispettosa dell’uva: utilizzo di lieviti indigeni, nessuna filtrazione o chiarifica.

Dopo una maturazione sulle bucce di qualche giorno e un affinamento in bottiglia di un anno, Plinio il Vecchio è un vino dal colore giallo dorato, dai profumi di pesca e susina gialla, con uno sbuffo iodato e un’inedita quanto intensa, nota minerale, quasi “renana”.

In bocca è caldo,

avvolgente, ben sostenuto da una sapidità vibrante e con un finale lievemente amaricante.

Se dovessi riassumerlo in pochi aggettivi, lo definirei potente ma elegante, forse poco “classico”, ma sicuramente di classe.

 

Non sazi della batteria di Vermentini, ci tuffiamo sui rossi: Granaccia e Syrah, vinificati in purezza.

Alessandro ci fa assaggiare diverse annate, raccontandoci con passione dei suoi esperimenti, del legno che non vuole mai troppo invasivo, ricorrendo a botti grandi anche di quarto, quinto passaggio.

I risultati sono sorprendenti: chi sostiene che la Liguria sia “solo” vini bianchi, probabilmente non ha mai assaggiato rossi di questa fattura!

Lo diciamo ad Alessandro: il Vermentino è ottimo, però questa Granaccia ha una forza incredibile e il Syrah ha un equilibrio degno di molti suoi parenti ben più blasonati!

Probabilmente

si sente offeso nel suo orgoglio di vignaiolo, perché decide di calare l’asso di briscola: il Lun’antica 2012, Vermentino IGT, vinificato anch’esso con maturazione sulle bucce (“come si faceva una volta”).

Ed è un’esplosione di frutta, miele, fieno secco, con un finale di rara persistenza.

Va bene, hai vinto la mano e anche l’incontro, ma vista anche la squisita accoglienza che ci hai riservato, torneremo sicuramente per la rivincita…

Ultima annotazione, non meno rilevante: le bottiglie vengono consegnate non nel tradizionale cartone, ma in casse di legno fatte a mano, che richiamano le cassette della frutta e trasmettono in pieno quel messaggio “agreste” che ad Alessandro sta tanto a cuore e che noi siamo davvero lieti di aver potuto ascoltare e assaporare.

 

 

Azienda Agricola Terra Della Luna srl
Via Isola, 55
Ortonovo SP
+39 340 081 0409

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