Naturae et Purae Seconda Giornata
Naturae et Purae Seconda Giornata

Naturae et Purae Seconda Giornata

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iornata intensa, che ha visto numerosi visitatori sedersi ai banchi di assaggio a dialogare con i produttori Campani.

Inoltre, sono state tenute diverse masterclass, tra cui una dedicata ai vitigni autoctoni bianchi meno conosciuti.

Un interessantissimo Asprinio di Tenuta Fontana di Pietricina (BN)- Alberata 2019- ottenuto da uve che maturano su viti che si spingono in altezza fino a 9 metri e che impegnano, secondo tradizione, per la loro coltivazione e vendemmia. Colore giallo dorato dovuta alla macerazione, poi affinamento in anfora per consentire una microssigenazione: al naso sentori fruttati di albicocca matura, di pesca, zenzero, zagara, cedro. In bocca è una sorpresa, vibrante freschezza, buona intensità e persistenza gusto olfattiva con scia sapida finale.

Il secondo vino, presentato da Cantina di Lisandro, un delizioso Pallagrello bianco in purezza- IGT Terre del Volturno 2019 Lancellla. Le viti crescono su due suoli differenti, uno a prevalenza argillosa, l’altro sabbiosa. Le uve vengono vinificate separatamente, affinate diversamente e poi assemblate: piacevoli note floreali al naso, poi cenni di pesca bianca, ananas. Il sorso è piacevole e coinvolgente, perfetto anche con piatti a base di pomodoro.

Terre dell’Angelo,

azienda del Casertano con vignette situate in tre diversi comuni ha presentato un interessante Pallagrello bianco, vendemmiato nella prima decade di settembre, che prevede in vinificazione l’utilizzo di acciaio e anfore da 7 hl di terracotta.

Naso complesso, note fruttate e floreali che a cui si aggiungono sentori di nocciola, mandorla, noce moscata. Discreta struttura, sapido e con ottima persistenza.

La Cantina il Poggio propone una Coda di Volpe davvero notevole: uva che rivestiva il ruolo di gregario della Falanghina, confusa inoltre spesso con il Caprettone. Eleganti effluvi floreali che ricordano il tiglio, la menta, il timo, la pesca bianca. Carattere suadente e buon equilibrio, vino da tenere presente per la sua morbidezza con le preparazioni di verdure alla griglia

La presentazione dei vini campaniè durata fino alle 17, come la possibilità di degustare i vini prodotti dagli enologi premiati in questa manifestazione: Mariano Murro ha presentato i vini della cantina Argiolas (il nome Turriga vi dice qualcosa?) Franco e Matteo Bernabei hanno deliziato i winelovers con i capolavori di realtà vitivinicole quali Felsina, Fontodi, Lormano, Selvapiana, Tenuta Santa Maria di Bertani con un immenso Amarone riserva 2015.

Erano presenti anche Nicola Biasi con il suo Vin de la Neu, Podere la Vigna, Albafiorita, Borgo Savaian (per citarne alcune), Nicola d’Afflitto – enologo delle sette tenute di Frescobaldi-, Vincenzo Mercurio che segue numerose cantine nel sud Italia e Audarya in Sardegna e Roberto Cipresso (vedi articolo prima giornata).

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Alle 19 la sala si è tinta di rosa ed è iniziato il Catwalk rose, 60 rosati provenienti da tutta Italia.

Assaggi molto emozionanti, vini di grande respiro e tipicità, da riprendere nelle degustazioni della giornata, ahimè l’ultima, di domani.

 

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