Le vigne nel vento di Santorini
I
ncastonata nel blu del Mar Egeo, l’isola di Thira (chiamata Santa Irene dai Veneziani poi Santorini) è un luogo magico: le sabbie vulcaniche, la caldera, i tramonti mozzafiato che si possono ammirare a Oia la rendono unica e non è facile spiegare con le parole quella sensazione che ti allarga il cuore quando arrivi via mare.
La prima volta che la vidi fu nel 1993 e mi innamorai del vento, della luce del blu del mare: ritornare quest’anno è stata davvero una grande emozione, legata anche al fatto che avevo un appuntamento con una persona straordinaria conosciuta a Firenze, a una degustazione di Vini Greci a cui ero stata invitata.
Constatina Chrisou
porta avanti, insieme alla figlia Stella, il progetto iniziato nel 1997 con il marito, Haridimos Hatzidakis, prematuramente scomparso nell’agosto del 1997: recuperare i vecchi vigneti della famiglia della moglie, che dopo il terremoto del 1956 erano stati abbandonati, nella zona di Pyrgos Kallistis e produrre un vino biologico dalle varietà autoctone dell’isola. Grazie al suolo vulcanico, la fillossera non ha attaccato le vecchie viti, che sono tuttora a piede franco.
Mezzo ettaro su una collina alta 330metri e la scoperta di una grotta dove costruire la cantina: nasce la Hatzidakis Winery!
Esiste una parola in greco “Meraki” che è perfetta per raccontare l’essenza dei vini e del lavoro che viene portato avanti con coraggio, da chi è rimasto e dalle nuove forze che si sono aggiunte: possiamo tradurlo con “fare qualcosa con amore, creatività, con tutta l’anima”. Mettere tutto sé stesso in ciò che si sta facendo, qualunque cosa essa sia.
Di me dicono spesso questo, che vivo tutto con passione, mettendoci il cuore: “meraki” è un’attitudine e una forza che si percepisce nei vini di Hatzidakis, che ho amato dal primo sorso.
I vitigni coltivati a bacca bianca
sono principalmente Aidani e Assyrtiko, a bacca rossa il Mavrotragano: le rese sono molto basse, le piante vengono avvolte su su stesse, come a formare un nido, per proteggere i grappoli (“Kollura”).
Un grande lavoro in vigna, nei dieci ettari suddivisi in piccoli appezzamenti, alcuni di proprietà altri in affitto, per avere uve sane e di grande qualità, da portare in cantina e far fermentare con lieviti indigeni.
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Ecco alcuni assaggi:
Aidani (Aidani 100%.)
Macerazioneper 12 ore, 6 mesi in acciaio e imbottigliato senza filtrazione: luminoso giallo oro, con naso che esprime sentori fruttati e agrumati e note erbacee, chiude sapido. L’etichetta è stata disegnata dalla figlia di Haridimos e Konstantina, Stella quando aveva poco più di tre anni.
Mavrotragano (Mavrotragano 100%)
Particolare varietà coltivata per meno del 2% nei vigneti di Santorini. Macerazione di circa sette giorni, maturazione in botte per 18 mesi e successivo affinamento in acciaio: ci colpisce per i sentori succosi di frutta rossa, ciocolato, tabacco, con tannino “muscoloso” e molto persistente, dalle buone potenzialità di invecchiamento.
Santorini, Cuvée No 15 (Assyrtiko 100%.)
Le uve provengono da vigneti in conduzione biologica intorno ai villaggi di Pyrgos, Emporio e Messaria-Vothonas. Dopo una macerazione sulle bucce per per 12 ore, fermentazione con lieviti indigeni a 18 gradi centigradi. Maturazione sulle fecce per 8 mesi in serbatoi in acciaio inossidabile e viene poi imbottigliato senza filtrazione. Entusiasmante colore giallo dorato, delicati aromi di frutti gialli maturi, agrumi freschi e note marine. Elegante, mantiene una bella freschezza e un assaggio pieno, con spiccata impronta del territorio.
Nikteri (Assyrtiko 100%)
Vino ottenuto da uve sovramaturate da vigneti selezionati posti tra i 100 e i 300 metri s.l.m. Macerazione di 12 ore, fermentazione e affinamento in botti di rovere di diversa capacità per 12 mesi. Esprime la natura vulcanica del suolo, accompagnata da sentori di frutta matura, spezie e da una piacevole freschezza.
Skitali (Assyrtiko 100%)
Un nettare prezioso, che sancisce il passaggio del “testimone” a chi è rimasto a portare avanti l’etica produttiva del grande Haridimos:12 mesi sui lieviti, Effluvio di frutta a polpa gialla, ginestra, camomilla, erbe spontanee e rimandi salmastri. Il vino rimasto incompiuto, che racconta l’amore per la viticoltura in questa isola stupenda e delle persone che continuano a credere nello sviluppo e nell’importanza del vino di Santorini.
Un ringraziamento a Konstantina Chrisou, a Stella e a tutte le persone meravigliose (tra cui due talentuose giovani enologhe!) incontrate per l’accoglienza ricevuta. Vini straordinari che hanno saputo regalarmi grandi emozioni e piacevoli sensazioni e che spero possano essere conosciuti e amati sempre di più da tutti i winelovers.
Hatzidakis Winery
Pyrgos Kallistis
Santorini, GR
+30 698 110 7180