Fattoria Le Mortelle
Fattoria Le Mortelle

Fattoria Le Mortelle

Impressioni di Settembre…

 
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uongiorno amici di Wineloversitaly!

Eccoci di nuovo in Toscana, più precisamente in Maremma. Siamo andati a visitare la Fattoria Le Mortelle, a Castiglione della Pescaia, recente acquisizione della famiglia Antinori.

La strada per giungervi costeggia un’oasi naturale, quella di Diaccia Botrona, il sole settembrino è caldo ma l’aria è tesa e fresca, siamo molto curiosi di vedere la nuova cantina, che ci hanno descritto come una meraviglia.

Il posto dove sorge è lievemente sopraelevato, spira una brezza piacevole ed un bel viale conduce attraverso due vigneti eleganti.

La sala degustazioni, ove sono in vendita prodotti ortofrutticoli biologici ed olio, è accogliente, curata nei minimi particolari. Sotto l’ombra dei gelsi si ammira la vastità dell’orizzonte e la bellezza della Maremma Toscana.

Il nome “Le Mortelle”

deriva dal mirto che cresce tutto intorno; la tenuta, posseduta dalla famiglia Barabino, è stata acquistata nel 1999 e la famiglia Antinori ha deciso di tornare ad impiantare vigneti, conservando una zona di circa 15 ettari a frutteto (squisiti i mirtilli).

Si punta sui vitigni internazionali, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Syrah ma anche Vermentino, Viognier ed Ansonica.

La casa colonica, restaurata, mantiene la sua eleganza estetica e viene usata usata per pranzi, degustazioni e boutique.

Le meraviglie non finiscono certo qui, proseguiamo la visita alla cantina ipogea, ubicata sotto il piazzale. Uno studio di Architetti di Firenze ha ripristinato l’antica collina con pietra vulcanica, che funge da isolante e fertilizzante per le piante che sono state rimesse a copertura. Zero impatto ambientale, ecosostenibile, i lavori sono iniziati nel 2006.

Finalmente, nel 2009 la prima vinificazione.

Entrando una sala a forma di cerchio con una scala discendente che ricorda l’armonica spirale di un nautilus e lo sviluppo su tre livelli.

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Al livello più alto arrivano le uve destinate al Cru aziendale “Poggio alle Nane”, la raccolta è effettuata a mano, in cassette da 20 kg. Si aprono poi le botole nel pavimento, la massa scende al secondo piano dove avviene la pigiodiraspatura e la selezione manuale di acini… Segue una pigiatura soffice, mediante due rulli di silicone, tutto ciò per mantenere le caratteristiche dell’uva. Infine, ancora per gravità, il pigiato entra in contenitori di acciaio tronco conici sospesi.

Nel secondo anello arrivano anche le uve del Botrosecco, che seguono l’iter di vinificazione previsto.

Il terzo ed ultimo anello viene dedicato alla produzione del Bianco e del Rosato, ottenuto da una pressatura leggera di Sirah.

Dal 2011 si è scelto di aumentare la percentuale di Cabernet Franc nel Poggio alle Nane; ogni vitigno però viene vinificato a parte, nelle stupende navicelle sospese, in acciaio tronco coniche, uniche ed esclusive di Antinori, che vedono due e tre follature manuale durante la fermentazione.

Una volta terminata, il vino viene posto in barrique di rovere Francese, 50% nuove e 50 primo passaggio separate, poi viene effettuato il blend e riposto in acciaio, per altri tre anni.

Il Botrosecco invece (deriva il nome da un ruscello secco al confine della proprietà) prevede l’utilizzo di botti ungheresi e americane e l’uscita sul mercato ogni due anni. L’attenzione al rispetto della natura prosegue nel riutilizzo dell’acqua che si usa per lavare i contenitori d’acciaio; queste infatti vengono depurate con un filtro organico di depurazione composto da bambù e pomice. Una volta resa di nuovo pura, esse viene ridata ai terreni della tenuta.

Una nota importante:

dalla pressatura delle fecce si ottiene un vino che viene messo in barriques, utilizzato per eventuali correzioni.

In fondo alla scala una vetrata circolare, che illuminata, scopre la barriccaia, protetta dalla roccia arenaria che si può ammirare nelle nicchie perimetrali. Al centro, il Cubo, una sala a temperatura ideale (non certo a 14 gradi come l’ambiente che custodisce il legno!), dove si può cenare o isolarsi in preziose degustazioni.

Ritorniamo al piano superiore

per la degustazione dei vini, in una bella sala con vista panoramica sulle colline a ridosso.
Iniziamo con il bianco ViVia (che porta il nome della nipote del marchese Antinori) 50% Vermentino, Viognier 40% e 10% di Ansonica: profumi fruttati, pera, pesca, floreale, biancospino, giglio con una vena minerale e piacevole avvolgenza.

Ottima acidità, è stato scelto il blend per declinare diversamente il Vermentino rispetto a quello prodotto con l’etichetta Guado al Tasso. Vigne che crescono su un terreno sabbioso, ideale per uva bianca, con 12,5 gradi di alcol.

Botrosecco è un rosso a base di Cabernet Sauvignon, il 60% sosta 12 mesi in barriques di rovere americano ed ungherese di terzo passaggio.
Immediatamente piacevole spicca il frutto rosso maturo ed una nota floreale, la speziatura dolce e tannini disciplinati: nel finale, una sferzata amaricante decisamente gradevole.

Poggio alle Nane 2013 si offre con un rosso granato luminoso. Il nome deriva dalla collina dove e’ situato un laghetto dove vivono “le nane”, cioè le papere; incontro strepitoso, naso che offre prugna Mirabelle, ciliegia marasca, iris, rosa baccarà, tabacco, lieve nota vanigliata suadente e non invasiva; bella trama tannica godibile fin d’ora, finale piacevolmente balsamico con mirto e sentori di erba falciata.

Un luogo da visitare

per ammirare la bellezza della Costa Maremmana ed assaporare buon cibo e ottimi vini.

 

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Le Mortelle
Località Ampio,
Castiglione della Pescaia GR
+39 0564 944 003

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