Conduzione con passione e dedizione
M
assimo Padova ci ha condotto su una collina che ha recentemente acquisito nella terra d’elezione del Nero d’Avola, a Ispica.
Ci racconta con grande emozione, come quel luogo fosse da sempre vocato alla viticoltura e del suo desiderio di mantenere viva una tradizione e di impiantare cloni autoctoni, proseguendo una conduzione biologica, nel rispetto dell’uomo e della terra.
Il microclima è davvero particolare: spira sempre una gentile brezza, che darà sollievo durante il periodo caldo estivo ed il suolo calcareo ha in profondità delle vene acquifere molto importanti, per dare la possibilità alle viti di esprimere il meglio e la tipicità del cru.
Massimo
inoltre, ci racconta che gli alberi che erano disseminati nei terreni sono stati spostati e messi a perimetro, come del resto il centinaio di viti vecchie a lato di una discesa vicino al versante nord della collinetta.
Un progetto con l’Universita’ di Milano – Prof. Brancadoro – ha lo scopo di recuperare i cloni antichi e di selezionare le marze più idonee, il tutto mantenendo l’impianto ad alberello.
Sulla sommità si provvederà a costruire la nuova cantina per il metodo classico dosaggio zero, che Massimo produce con ottimi risultati da uve Moscato Bianco, che sostano 14 mesi sui lieviti.
La piacevole vista si conclude nella sala degustazioni adiacente alle camere molto eleganti e curate, a disposizione di enoturisti e di chi voglia farsi un po’ coccolare: ci deliziamo con un bianco fresco, aromatico e di estrema piacevolezza e ottima freschezza: Mizzica.
Un nome davvero azzeccato, che esclamiamo felici ad ogni sorso!
Leggi anche: