Mercato dei Vini FIVI 2017 · 3ª Parte
Mercato dei Vini FIVI 2017 · 3ª Parte

Mercato dei Vini FIVI 2017 · 3ª Parte

Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti

25-26 Novembre 2017 · Piacenza Expo

 
E
ccoci di nuovo a condividere i nostri appunti di degustazione. Situata in Toscana, a Terricciola in provincia di Pisa, Pieve dè Pitti è una leggiadra realtà che racconta il territorio: Aprilante, Vermentino coltivato nel vigneto Melucco, quello che cattura gli ultimi raggi del sole, è vinificato in acciaio, solo lieviti indigeni.

Fresco,

agile ideale come aperitivo e con crudi di pesce. Importante è il Cerretello, Chianti Superiore DOCG che al Sangiovese unisce un 10% di Canaiolo e Malvasia Nera; viene vinificato e affinato nelle antiche vasche di cemento, da terreni argilloso calcarei con fossili, ricchi di scheletro.

Dalla Sicilia, l’azienda agricola Baronia della Pietra di Salvatore Barbiera ci propone un solare DiodOro da uve Grillo, 5 mesi di acciaio e 3 di bottiglia, un susseguirsi di profumi fruttati, pesca, albicocca, mango, fresco e croccante.

Segue il Lisciandra, un Catarratto luminoso con accenni verdolini e chiaramente improntato su note floreali e fruttate. Sikane è invece un blend di Nero D’Avola e Syrah,che riposa 5 mesi in acciaio e poi si modula per successivi 10 mesi in barriques usate: lampone, ribes, fragolina di bosco, uniti a speziatura dolce e pepe rendono l’assaggio pieno e di buona persistenza gusto olfattiva. Sublime è l’olio Miki da cultivar Nocellara del Belice, Biancolilla, Cerasuola e Passulunara.

Enotrio di Nunzio Puglisi è un’azienda zona Etna Nord che andremo sicuramente a visitare: lavorano in biologico, tutto “manuale” e presentano due scommesse: un Gewurztraminer che cresce sui mille metri, in cui il corredo aromatico è discreto ed elegante e sapido in chiusura e il mitico “Tiurema”, un Pinot Nero da un vigneto Vivino a Maletto, poco fuori Randazzo, di raffinata tessitura e freschezza gustativa., una vera perla. Naturalmente anche un glorioso Nerello Mascalese in purezza!

Ma veniamo ora ai padroni di casa:

l’Emilia Romagna ed i suoi vignaioli intraprendenti. Antonio Aldini da Mattaleto di Langhirano (Pr) si è innamorato della vigna e del vino nel 2005 ed ha iniziato a produrre 5000 bottiglie tutte cuore e passione: valorizzando il territorio offre un Vino Bianco Spumante da Malvasia di Candia aromatica, rifermentato in bottiglia, senza sboccatura, pensato sia senza aggiunta di liqueur a un extradry.

Vino sincero, piacevole con le note del vitigno ed una nota amarognola di chiusura. Il Vino rosso Spumante è un blend di Barbera e Bonarda, vinoso nei sentori, di corpo, fresco e secco. Da bere sicuramente dopo almeno due anni dalla vendemmia, il Vino rosso fermo, Cabernet Sauvignon e piccola parte di Barbera, secco caldo e con un tannico scalpitante, note erbacee e struttura.

Spostandoci lungo la via Emilia ecco l’azienda agricola Ludovica Lusenti di Vicobarone di Ziano Piacentino (PC), che segue un progetto basato sul rispetto totale della natura e l’espressione autentica del territorio nel vino.

Magistrali i vini fermentati in bottiglia:

Malvasia Emiliana, immediata, piacevole, fragrante, di gentile beva, Gutturnio Tournesol (60% Barbera e 40% Croatina) un gioiello, rifermentazione in bottiglia, lieviti indigeni, 36 mesi di attesa prima della sboccatura: reale incedere di freschezza e aromi fruttati e note floreali, minerale. Emozionante la vendemmia tardiva secca Bianca Regina, Malvasia che fermenta in acciaio e barriques per 14 mesi, stupenda in abbinamento ai formaggi. Bravissima!

Last but Not least

abbiamo conosciuto Andrea Balducci e Lucia Ziniti di Cantina San Biagio Vecchio a Faenza, a cui spetta il merito di aver recuperato un vecchio vitigno locale, il Centesimino, da cloni provenienti dalla vigna di un nobile, tale Pietro Pianori, soprannominato perché attaccato ai soldi “Centesimino”, e di averlo riportato nel suo habitat naturale, il monte Tarbato (da cui il vino prende il nome): vinificato in botte e cemento, offre un naso complesso in cui spicca il sentore di petalo di rosa, decisamente caratterizzante, poi mora, sottobosco, spezia, fragolina di bosco. Bel tannino, e decisa persistenza gusto olfattiva.

Leggi anche:
Mww 1920 1

Il Vino con Milano intorno: il successo della Milano Wine Week 2022

È stato un enorme successo. Punto e basta. Durante i 9 giorni della Milano Wine Week la città è stata il palcoscenico di eventi davvero straordinari, che hanno convinto prima di tutto e coinvolto una folla di winelovers che ha ...

Porca Loca

è un Sangiovese di Romagna che si offre immediato, piacevole, fruttato e floreale, da abbinare ad un tagliere di salumi… Senza troppi pensieri.

Oriolo invece è il Sangiovese adulto, 15 giorni di maturazione sulle bucce e poi cemento per altri 16 mesi: prugna, viola, iris, tannino graffiante e scia minerale che chiude l’assaggio.

Mamma Mia è un vino che “fa tutto da solo”, il risultato sorprendente del matrimonio tra Malvasia e Trebbiano, matura 6 mesi in acciaio e poi in bottiglia.

Sabbia Gialla è un clone antico di Albana, vitigno storico della zona ma difficile da coltivare, derivato da selezione massale dei 5 cloni del vitigno, realizzata da Don Antonio Baldassarri. Un vino che colpisce per il suo colore dorato, per i suoi profumi aperti ed intensità gusto olfattiva mirabile.

Anforgettabol (nome spiritosissimo!!) è invece un Albana vinificato in anfora georgiana di terracotta, lunga macerazione e solo 500 bottiglie. Davvero indimenticabile!

Non resta che rinnovare l’appuntamento per il prossimo anno.

Complimenti FIVI!

 

Lascia un commento più sotto oppure condividi...
 

 

Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti
Tenuta di Valgiano
Via di Valgiano, 7
Valgiano LU
+39  366 389 8705

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *