S
u Instagram è iniziato l’appuntamento con Women in Wine, in cui ogni settimana incontreremo e intervisteremo donne impegnate nel mondo del vino.
Per festeggiare questo evento ho aperto un regalo, una preziosa bottiglia di Rita Lafortezza: un prezioso passito da uve Primitivo.
Viene dai vigneti di suo nonno, a Ruvo di Puglia, che non potevano essere lasciati andare: così Rita si è deciso a portare avanti la tradizione familiare.
Le uve vengono fatte appassire in pianta, mediante torsione manuale del grappolo. Il mosto fermenta lentamente, a temperatura controllata e poi viene messo ad affinare per diciotto mesi in acciaio.
Il “Vino delle donne”, nome scelto per omaggiare il mondo femminile che si impegna nel quotidiano con intelligenza, sensibilità e straordinarie attitudini, è racchiuso in una elegante bottiglia: versato nel calice si offre con un colore rosso rubino vellutato alla vista. Immediato il gesto di metterlo sotto al naso e …quale meraviglia!
Mi colpisce un sentore di gelatina di mora, una ciliegia matura, un accenno di prugna e poi una danza di soffi balsamici, rabarbaro, liquirizia, mirto.
Mi sta sfuggendo qualcosa, non riesco a richiamarlo alla memoria, un profumo di sottofondo, avvolgente e sensuale. In bocca la dolcezza si armonizza con un tannino setoso e una ravvivante sapidità: il sorso è pieno, piacevole, la chiusura sapida, con aromi di marasca e mirto. Il coup de nez mi aiuta a sciogliere il dilemma: sale l’incenso e la mirra, memorie di oriente e di una terra lontana.
Lo immagino in abbinamento con un dolce o semplicemente come vino da meditazione, quelli che ti accompagnano nelle sere in cui stai bene in compagnia dei veri amici.
Solo 2000 bottiglie, a breve disponibile on line sul sito ilvinodelledonne.it
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