I vini Greci a Firenze

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alimera Winelovers!

Giovedi 21 Febbraio, presso la Divina Enoteca a Firenze, in via Panicale 19R si è svolta una interessantissima degustazione di Vini Greci, alla quale hanno partecipato i produttori, desiderosi di raccontare il loro stupendo territorio. L’evento è stato patrocinato dal Consolato Greco a Firenze e sostenuto dalla Fisar, (bravissimi i sommelier di servizio!), con Bianca e Livio a fare gli onori di casa. Numericamente importante la rappresentanza di vini dall’isola di Santorini, che vede l’Assyrtiko quale vitigno a bacca bianca protagonista.

Ho avuto il piacere e l’onore

di conoscere la figlia e la moglie del grande vignaiolo recentemente scomparso Hatzidakis, che da sempre lavora in conduzione biodinamica.

Cuvée N.15 proviene da viti a piede franco di circa 40 anni: naso ricco di note agrumate, caprifoglio, camomilla e grande sapidità nel lungo finale di bocca. Skitali è un vino “tradizione”, perché simboleggia il passaggio, da una generazione all’altra, del sapere contadino: le vigne che arrivano ad avere quasi 80 anni, si trovano a Megalochori e Pyrgos e sono a piede franco. Il vino riposa 12 mesi sui propri lieviti e viene imbottigliato senza filtrazione.

Nikteri riposa in botti di rovere per 12 mesi ed esprime ricchezza gusto olfattiva, pienezza e vena minerale in chiusura, che lo rendono perfetto con piatti strutturati di pesce, formaggi e preparazioni a base di carne bianca.

Sublimi

i vini di un altro produttore biodinamico, Apostolos Thymiopoulos che nella zona di Naoussa racconta il Xinomavro con sapienza ed eleganza: poetico (non solo per il nome, che richiama la filosofia produttiva) il “Cielo e Terra”, che dopo circa 10 mesi di contatto con i lieviti, si affina in botti di rovere per 18 mesi e va in bottiglia senza filtrazione.

Un corredo olfattivo di estrema pulizia e corrispondenza al vitigno, che regala note di olive, pomodoro secco, lamponi, ribes, spezie ed un accenno di vaniglia. Bella freschezza e tannini ancora giovani seppur bene inseriti, che fanno pensare ad un discreto potenziale di invecchiamento. Stupendi anche Il Naoussa Alta 2015 ed il Naoussa Kayafas 2016, entrambi Xinomavro in purezza.

Muses Estate ci è piaciuta per il suo dinamismo e l’energia positiva della famiglia: hanno il coraggio di vinificare in purezza un’uva a bacca rossa piuttosto rara, autoctona, Il Mouhtaro, che ci ha pienamente convinto. L’azienda fondata dalla terza generazione di vignaioli nel 2005, è situata nella Grecia Centrale ad Askri: possiede anche una distilleria.

Molto piacevole il 9 Rose (80% Syrah e 20% Mohtaro) che abbiamo immaginato di sorseggiare verso l’ora del tramonto, su di una bellissima spiaggia delle Cicladi, accompagnandolo con gustose mezedes, la risposta greca alle tapas.

Vini coraggiosi

quelli della cantina Florian, situata a circa 20 km da Tessalonica: infatti i proprietari si sono trasferiti dalla zona del Palatinato in Germania, in un territorio particolarmente vocato. Tutte le operazioni in vigna sono rigorosamente manuali e e vige il rispetto dell’ambiente: Terzetto 2017 è un blend di due vitigni a bacca bianca, Malagousia e Assyrtiko davvero piacevole, con accenni olfattivi di agrumi, pesca, mango, nocciola, pietra focaia e fiori di mandorlo.

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Doamine Nerantzi è situato sulla collina denominata Pentapolis, al confine tra la Tracia e la Macedonia e gode di un microclima davvero unico. Grazie all’amore per le tradizioni e la storia, si è cercato di preservare antichi vitigni, per cui nel 1998 è stato identificato e “salvato” il Koniaros. Questa varietà era stata abbandonata per le basse resa e la scarsa vigoria. Elegante e sapido il bianco Polis 2017, che unisce tre qualità di uve bianche: l’Assyrtiko, la Malagousia e l’Asprouda.

Wine Art ha proposto piacevolissimi vini bianchi, il nostro preferito Plano Malagousia 2017 e Artemis Karamolegos Winery, il Pyritis (Assyrtiko 100%) del 2016, con interessanti note di pietra focaia.

Un’occasione anche per conoscere i vini prodotti nella zona di Lujan de Cuio in Argentina, della Bodegas Krontiras: creata nel 2004 dalla passione di Konstatino Krontiras e Silvina Macipe per il vino, sono rigorosamente biodinamici e presenta un Aglianico in purezza di grande spessore.

Abbiamo apprezzato molto un Malbec in una veste estremamente versatile e piacevole, nonostante il buon corpo, e con un ottimo corredo olfattivo: il Krontiras Malbec Naturale 2017, una bottiglia con un’etichetta davvero bella ed artistica.

Ringrazio Maria Fevronia Gerari

per avermi invitato ed offerto l’opportunità di degustare i vini di una terra che amo molto e che porto sempre nel cuore, il Consolato Greco a Firenze, tutti i produttori e i sommelier e Bianca e Livio della Divina Enoteca.

I love Greek wine!

Ecco l’elenco completo dei vini in degustazione: