Il progetto, l’uomo, la vigna e la Muntagna
· di Olga Sofia Schiaffino ·
L
‘assaggio di Magia di Vulcano 2017, il Nerello Mascalese coltivato in vigna Calderara a Passopisciaro, a conduzione omeopatica dal 2013, ci ha convinto a continuare il progetto per ridurre o azzerare l’impiego di rame e zolfo nel suolo.
Abbiamo iniziato la conduzione omeopatica di una parte della vigna di Carricante a Palmento Caselle, a Milo.
Salvo Foti, Il figlio Simone e i Vigneri
hanno accolto con molto interesse questa iniziativa: infatti Simone ed io ci siamo dati da fare a seguire e a partecipare le operazioni di potatura secca in vigna e ha completare l’opera con il primo trattamento.
Il clima che si respira in vigna è particolare: si apprende dall’esperienza di chi ha il mestiere e lo insegna con grande pazienza e gentilezza. La natura, il vulcano innevato e i colori tenui dell’inverno avvolgono i gesti precisi ed eleganti come in un incantesimo.
2500 piante in una piana che gode di una spettacolare vista sul mare, in cui campeggia un elegante pero, per nulla disturbato dalla vita che brulica intorno.
Il primo trattamento vede impiegato il rimedio Arnica, che aiuta a superare i traumi fisici e mentali, perché il momento della potatura è sicuramente un trauma per la pianta, che crescerebbe libera, in alto, aggrappandosi agli alberi come nella conduzione detta “vite maritata”.
Nella preparazione
abbiamo aggiunto Dulcamara, un rimedio per le patologie che possono insorgere o disturbare l’individuo (perché la vita è un individuo, naturalmente vitale) quando il tempo è umido.
I trattamenti sono stati poi discussi e previsti con tempistiche precise anche se non rigide: cerchiamo di sostenere il vigneto assecondando le sue necessità e quelle particolari in relazione alla annata che si avrà’.
Abbiamo inoltre proseguito il nostro lavoro sul versante nord dell’Etna, potando e trattando anche Vigna Calderara, dove le viti sono più antiche (qualcuna pure centenaria) e dove regna il Nerello Mascalese.
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Il silenzio della campagna, racchiusa tra la Muntagna e la catena dei Nebrodi, era interrotto solo dal secco taglio delle cesoie a disciplinare la pianta, lasciando le prime tre gemme.
Il prossimo momento sarà aspettare i nuovi germogli, periodo nel quale dovremo prestare attenzione alle condizioni climatiche e intensificare se necessario, i trattamenti omeopatici, inserendo i nosodi Peronosporinum e Oidinum , a protezione della infezioni fungine.
Il nostro obiettivo è avere uva sana… Perché “lu vinu si fa cu a racina”!
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