Viaggio in Naoussa #2: Estate Chrisohoou
Viaggio in Naoussa #2: Estate Chrisohoou

Viaggio in Naoussa #2: Estate Chrisohoou

I

l mio viaggio alla scoperta dello Xinomavro e delle cantine che lo producono prosegue e da Naoussa, Città del Vino e delle Vigne, mi dirigo verso il territorio di Strantza.

Siamo ai piedi del Monte Vermio, sulle pendici sud-orientali, a circa 240 metri in altitudine.

In cantina mi aspetta Nana Chrisohoou, enologa della omonima cantina, nonché proprietaria, che avedno studiato enologia in Italia parla la mia lingua di gran lunga meglio di quanto io non parli la sua, anche se ho iniziato ad aprile a studiarla seriamente.

Ho avuto modo di entrare in contatto con Nana grazie ad Haris Papandreou, blogger ed esperto di vino, che ogni anno organizza a Firenze il Greek Wine Day – quest’anno il primo novembre presso l’Hotel Albany, in collaborazione con Fisar Firenze e con il console onorario greco di Firenze.

Nana è una persona vitale e molto attiva, immediatamente simpatica: sarà sicuramente un piacere ritrovarla a Firenze con i suoi vini speciali.

Davanti al cancello si apre un viale circondato da filari di viti di Xinomavro: vengo inoltre a scoprire che localmente è chiamato anche Popolka oppure Black Naoustiano.

Sul Piazzale si apre un locale ampio e spazioso utilizzato per feste, cerimonie ed eventi: accogliente, con il camino, i tavoli in legno, nel pieno rispetto dello stile della regione.

Si respira un’atmosfera particolare, scendendo da questo ampio salone ci sia avvia verso una stanza adibita a museo, che raccoglie gli utensili contadini: la cantina è nata nel 1948 e porta con sé storia, cultura e tradizione.

In due teche separate sono disposti i costumi che vengo utilizzati ancor oggi durante il Carnevale, che rievoca il reclutamento dei giovani di Naoussa da parte dei Giannizzeri dell’Impero Ottomano.

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I giovani cristiani scelti venivano convertiti all’Islam e diventavano le guardie del sultano. Queste figure maschili sono vestite con abiti tradizionali e una maschera di cera che ricopre il viso.

Le Boules invece sono il loro equivalente femminile: questi gruppi si esibiscono durante il carnevale in danze precise e ordinate al ritmo ipnotico di flauti e tamburi.

È inoltre possibile vedere dall’alto, attraverso una scenografica vetrata, la splendida barricaia, che ricorda moltissimo quelle degli Château francesi!

La cantina Chrisohoou, oltre allo xinomavro, coltiva anche alcuni vitigni internazionali quali syrah, merlot, cabernet sauvignon, chardonnay e sauvignon blanc.

Hanno inoltre recuperato un vitigno autoctono che era quasi scomparso dopo l’invasione della fillossera, il priknadi, dal quale ottengono un interessante vino bianco fermo, il Prekniariko.

 

Ecco i vini degustati insieme a Nana:

 

PGI Imathia Preknariko 2021: etichetta molto suggestiva e preziosa, che mostra una trottola che vuole dimostrare la continuità nel succedersi del tempo data dal recupero di questo vitigno.

Per la vinificazione vengo usate barrique nuove, dove poi affina anche per circa 6-8 mesi. La produzione si aggira sulle 5000 bottiglie, sempre a secondo delle annate.

Colore dorato e luminoso, corredo olfattiva che rimanda a sentori di pesca nettarina, caramello, nocciola, burro, ginestra. In bocca è suadente, ricco, con una chiusura lunga e persistente.

PGI Imathia Cava Chrisohoou 2023 ottenuto da xinomavro 70% e merlot 30%.

Un vino che introduce il winelover al vitigno xinomavro che sappiamo essere ricco in acidità e tannini, in cui il merlot gioca un ruolo di facilitatore.

Naso che propone spezie, frutti rossi e note di pomodoro disidratato. In bocca è piacevolmente avvolgente, con un tannino garbato e un finale sapido.

PDO Naoussa 2020: lo xinomavro subisce una breve macerazione prefermentativa a freddo, seguono 12 mesi in barrique e ulteriori 6 mesi di affinamento.

In etichetta viene raffigurata la Boula, la maschera bianca usata durante il carnevale.

Un bouquet caratteristico del vitigno che propone note di prugna rossa, ciliegia, pasta di olive, e foglia di pomodoro e una garbata speziatura dolce. In bocca risulto molto ben equilibrato, con trama tannica perfettamente integrata e buona persistenza.

 

PDO Naoussa Gold Selection 2018: le uve migliori di xinomavro vengo utilizzate per realizzare questa preziosa etichetta. Il vino affina 18 mesi in legno e altrettanti in bottiglia.

Un tripudio di profumi terziari che ricordano il tabacco, la prugna anche in confettura, il pepe, il patè di olive, il pomodoro secco, humus e una gradevole nota balsamica di lentisco.

Il sorso è avvolgente, pieno, fresco, articolato su tannini perfettamente integrati nel corpo del vino.

La scia finale lunghissima congeda il degustatore su note di cannella e di elicriso.

Grazie infinite a Nana Chrisohoou per la bella e interessantissima visita alla scoperta dei vini e della storia di Naoussa.

 

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Tenuta di Chrysohoou
Strandza Naoussa
59200 Naoussa
  +30 23320 45080

 

  chrisohoou.com

 

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