A
parlare della bellezza di questa città si rischia di essere sempre un po’ banali: preferisco invece raccontarvi dell’amore che nutro per ogni angolo, per gli edifici, le strade, i quartieri, le chiese e tutto questo sin da quando ero ragazzina.
Avevo 17 anni e prendevo il treno per raggiungere Firenze, per immergermi nella meraviglia di questo capolavoro dell’uomo. Una tappa obbligata era via Santa Maria poi il Ponte Vecchio, gli Uffizi e la visita in Santa Croce (allora aperta e visitabile) a omaggiare il sepolcro di Ugo Foscolo, a far memoria delle sue parole e della sua sensibilità.
Ho ricordi bellissimi
ed esperienze recenti anch’esse emozionanti, come la possibilità di pranzare al Golden View e di assaggiare un vero capolavoro di un altro territorio che amo, la Sicilia.
Una produzione di nicchia, che racconta amore e fatica questo Bianco di Sarculla, un Moscato di Noto che mi ha letteralmente stregato. Luca Lombardo coltiva questo vitigno aromatico a circa 600 metri slm, in una zona pietrosa: un bouquet delicato con gradevoli note floreali, che non stordiscono i sensi ma li accompagnano in un viaggio verso luoghi pieni di luce, dove la macchia mediterranea si palesa con i suoi effluvi balsamici.
Il sorso è fresco, dinamico, e ne richiama subito un altro: la chiusura è sapida, su note agrumate. Un piccolo gioiello presentato da Paolo Miano, un “sommelier narratore”, che accoglie con modi affabili e grande professionalità gli ospiti, in questo stupendo locale che si specchia nell’Arno a pochi passi da Ponte Vecchio.
Un luogo che è diventato del cuore, dove puoi andare solo con amici e con le persone che ti fanno stare bene.
Firenze per me è questo da sempre.
Golden View Open Bar
Via de Bardi 58r
Firenze FI
+39 055 214 502
