P
rima isola visitata in questo tour per le Cicladi è stata Milos.
Poco distante dal grazioso villaggio sul mare di Pollonia sorge la cantina Kostantakis, immersa nei quattro ettari di vigne di proprietà. I suoli sono di origine vulcanica: troviamo infatti sabbia e qualche parte di argilla, a coprire un profondo strato roccioso.
Le viti sono condotte ad alberello basso, secondo l’usanza locale.
Le varietà che vengono coltivate sono Assyrtiko, Malvasia, Roditis, Malagousia, Moscato, Savatiano, tutte a bacca bianca mentre per i rossi la produzione è affidata a Mavrotragano, Mandilaria, Mavro Aidani.
Il clima a Milos presente temperati e piovosi inverni ed ed estati calde e secche, spesso battute dai forti venti meltemi.
La cantina ha origine nel 1935 quando Kostas Mallis crea sotto la sua casa un luogo atto alla vinificazione delle uve per il vino della famiglia. Oggiono tutta la famiglia è impegnata nel lavoro sia per quanto riguarda la vigna, che la cantina, che il marketing.
La produzione è limitata e vengono proposte sei etichette.
.
Il primo assagio è stato Spilia (Grotta) ottenuto da Assyrtiko e Malvasia, bevuto durante la cena presso il ristorante Nostos, a bordo del mare, a Adamantas a Milos. Cucina raffinata, ottimo pesce e servizio impeccabile.
Leggi anche:Il Guardiano del Faro
Nel calice si apprezza la luminosità e un colore giallo paglierino con riflessi che ricordano il limone. Il profilo olfattivo è interessante: la nota aromatica si sposa con i profumi di un assyrtiko che rimanda a delicate note di acacia e di pompelmo. In bocca ha una freschezza che rende il sorso piacevole e una buona persudtenza con una chiusura minerale.
.
Uno dei vini prodotti che mi ha più incuriosito è stato un bianco fermentato in anfora.
Pensate che ne sono state prodotte solo 500 bottiglie: il vitigno urilizzato è il roditis, coltivato nelle proprietà aziendali. La fermentazione alcolica avviene in anfore di terracotta con lieviti indigeni e matura per circa 5 mesi e viene messo in bottiglia senzq essere filtrato. Un vino che non va certo bevuto freddo, meglio a circa 14 gradi.
Il vino in questione è stato però assaggiato nel villaggio di Triantaros a Tinos, durante la cena alla taverna Koutoki dove la signora Elena prepara le migliori polpette assaggiate in questa vacanza, sia con la carne che vegetali con le zucchine. Grazie al consiglio di Haris Papandreou @greekwinelover ho potuto sperimentare la vera cucina tradizionale greca e siccome hanno solo vino sfuso, dopo aver chiesto, ho potuto portare la mia bottiglia.
Ecco le note di degustazione. Giallo paglierino intenso. Naso abbastanza complesso, in cui si percepiscono dapprima una moltitudine di elementi erbacei, fieno, origano, salvia, rosmarino, seguite da sentori di nespola e di camomilla. In bocca il sorso è piuttosto equilibrato e brilla per la chiusura sapida con note ammandorlata.
.
Un’atmosfera magica in uno dei più bei villaggi di Tinos accompagnata da ottimo cibo, cordialità e un vino perfetto.
. basso, secondo l’usanza locale.
Le varietà che vengono coltivate sono Assyrtiko, Malvasia, Roditis, Malagousia, Moscato, Savatiano, tutte a bacca bianca mentre per i rossi la produzione è affidata a Mavrotragano, Mandilaria, Mavro Aidani.
Il clima a Milos presenta temperati e piovosi inverni ed estati calde e secche, spesso battute dai forti venti, tra cui i meltemi.
La cantina è nata nel 1935, quando Kostas Mallis creò sotto la sua casa un luogo atto alla vinificazione delle uve, per ottenere il vino per un consumo locale. Oggigiorno tutta la famiglia è impegnata in questo progetto, sia per quanto riguarda la vigna, che la cantina, che il marketing.
La produzione è limitata e vengono proposte sei etichette.
.
Il primo assagio è stato Spilia (Grotta) ottenuto da Assyrtiko e Malvasia, bevuto durante la cena presso il ristorante Nostos, a bordo del mare, a Adamantas a Milos. Cucina raffinata, ottimo pesce e servizio impeccabile.
Nel calice si apprezza la luminosità del liquido e un colore giallo paglierino con riflessi che ricordano il limone. Il profilo olfattivo è interessante: la nota aromatica si sposa con i profumi di un assyrtiko che rimanda a delicate note di acacia e di pompelmo. In bocca ha una freschezza che rende il sorso piacevole e una buona persistenza, con chiusura minerale.
.
Uno dei vini prodotti da Kostantakis che mi ha più incuriosito è stato un bianco fermentato in anfora.
Pensate che ne sono state prodotte solo 500 bottiglie: il vitigno utilizzato è il roditis, coltivato nelle proprietà aziendali. La fermentazione alcolica avviene in anfore di terracotta con lieviti indigeni e matura per circa 5 mesi; viene messo in bottiglia senza essere filtrato. Un vino che non va certo bevuto freddo, meglio a circa 14 gradi.
Il vino in questione è stato però assaggiato nel villaggio di Triantaros a Tinos, durante la cena alla taverna Koutouki dove la signora Elena prepara le migliori polpette assaggiate in questa vacanza, sia con la carne che vegetali, con le zucchine. Grazie al consiglio di Haris Papandreou @greekwinelover ho potuto sperimentare la vera cucina tradizionale greca e siccome hanno solo vino sfuso, dopo aver chiesto, ho potuto portare la mia bottiglia.
Ecco le note di degustazione. Giallo paglierino intenso. Naso abbastanza complesso, in cui si percepiscono dapprima una moltitudine di elementi erbacei, fieno, origano, salvia, rosmarino, seguite da sentori di nespola e di camomilla. In bocca il sorso è piuttosto equilibrato e brilla il finale sapido, con una nota ammandorlata.
.
Un’atmosfera magica, in uno dei più bei villaggi di Tinos, accompagnata da ottimo cibo, cordialità e un vino perfetto, sarà sicuramente uno dei più bei ricordi di questa vacanza.
.
Kostantakis Cave Winery
Pollonia 848 00
Milos GR
+30 698 259 4859
kostantakiswinery.com