Alba · 27-28 Gennaio 2020
U
na manifestazione che conferma il suo appeal per l’opportunità di poter degustare e comparare i diversi territori delle Langhe: Inoltre le imperdibili presentazioni a cura di Alessandro Masnaghetti delle zone con le MgA di Barolo, del Barbaresco, del Roero, con il presidente del Consorzio Francesco Monchiero e di Diano d’Alba.
Un piacere incontrare colleghi e amici produttori.
Ecco i nostri migliori assaggi.
Cantina Brezza a Barolo con un favoloso Sarmassa 2015: stile tradizionale per un vino di gran classe e presenza.
Vignaioli dal 1880 la famiglia Ascheri ci ha deliziato con un bianco da Viognier e con un Barolo Coste e Bricco di elegante tessitura (video su IGTV)
Costa di Bussia oltre alla visita della tenuta, offre la possibilità di visitare il museo che racconta la storia del suo fondatore, Luigi Arnulfo. Interessante il Barolo Bussia 2015.
La Società agricola Giovanni Sordo ha portato in degustazione un Barolo Rocche di Castiglione 2013 austero, principesco, con sentori di viola appassita, prugna, mora e ciliegia marasca, trama tannica importante e lunga persistenza.
Pira Luigi
ci ha incantato per i cru Margheria e Marenca ma soprattutto per il Vignarionda 2016: struttura e coerenza nell’assaggio, accenni di terziario, finale lungo e sapido.
Corino Giovanni ha proposto un convincente Bricco di Manescotto 2016, seconda annata per questo cru in territorio di La Morra che ha la particolarità di avere nella composizione del terreno una maggiore percentuale di sabbia.
Vite Colte è un progetto che seleziona i più importanti vigneti del Piemonte e i vignaioli che attraverso il loro lavoro hanno dimostrato di saper coltivare con passione, ottenendo una costante qualità nel frutto: il Barolo Essenza 2015 ci ha regalato davvero belle emozioni.
Leggi anche:
Campania.wine: identità, territorio, sostenibilità
Renato Ratti ha portato in degustazione un regale Marcinasco 2016.
Abbiamo incontrato Serena Marrone, azienda agricola Marrone, una realtà tutta al femminile, che ci ha deliziato con il racconto del Pichemej, Barolo 2015 prodotto in solo 5600 bottiglie, che il nonno riteneva il migliore in assoluto. Merita la visita anche perché esiste un ristorante aziendale in cui il cliente sceglie i vini e la cucina abbina in perfetta armonia i piatti della tradizione. Interessante l’intervista su IGTV.
Sara Vezza, azienda Josetta Saffirio ha portato in degustazione un Barolo Ravera affinato in porcellana, veramente intenso ed elegante. Inoltre, ha presentato (il video è disponibile su IGTV) il recupero del vitigno Rossese Bianco, clone presente anche nella zona di confine dell’Imperiese in Liguria. Ottimo anche il metodo classico, da uve Nebbiolo 100 %, millesimo 2017, 18 mesi sui lieviti.
Giuseppe Cortese ha sfoggiato un delizioso Barbaresco Rabaja 2017, con note olfattive di cipria, frutta rossa, accenni floreali, tannino ben integrato nella struttura del vino.
Una storia di tradizione familiare
quella di Maurizio Ponchione, che gestisce l’azienda fondata dal nonno Gaudin sulle colline del Roero; Nebbiolo e Arneis naturalmente ma anche una grintosa Barbera, Dolcetto, Grignolino e Albarossa. Un territorio sicuramente da conoscere e approfondire.
Il Roero 2016 di Cornarea ha convinto per la sua struttura, per la vivacità e sapidità che unita al graffiante tannino fanno pensare ad un ottimo potenziale di invecchiamento.
Monchiero Carbone a Canale propone vini che raccontano fedelmente le tradizioni e i suoli di questa parte di Langa. Roero Arneis Recit 2019 è immediato, piacevole, fragrante con buona presenza gusta olfattiva: ottimo servito fresco, da bere con gli amici con finger foods. Per quanto riguarda i rossi, il Roero Sru 2017 è stato una bella sorpresa: corredo olfattivo floreale, con frutta rossa succosa, freschezza e fragranza legata ai terreni sabbiosi. In bocca presenza e prestanza, sostenute da un bel tannino e dal lungo finale sapido.
Siamo stati molto contenti
di aver partecipato a questo evento: si è potuto degustare e conoscere i vignaioli in modo piacevole, nonostante la grande affluenza di pubblico, merito degli spazi ottimamente organizzati e gestiti e dallo staff sempre attento alle necessità dei presenti.
Appuntamento quindi al prossimo anno ad Alba, i giorni 25 e 26 gennaio 2021.
grandilanghe.com