Il vino come espressione d’arte e la maestria dei prodotti DOP della Liguria

Antiqua, Magazzini del Cotone, Porto Antico Genova · 31 Gennaio 2020

· di Olga Sofia Schiaffino ·

 

F

ieri del nostro territorio e delle eccellenze che vengono prodotte: opere d’arte a pieno titolo – questo il punto di partenza della interessante degustazione condotta da Francesco Petacco e Marco Rezzano.

Un evento inserito nel progetto Assaggia la Liguria, che vede in partnership l’Enoteca Regionale della Liguria, il Consorzio per la tutela dell’olio extra vergine di oliva DOP della Riviera Ligure, il Basilico Genovese DOP, a promozione e qualificazione dei prodotti che raccontano una tradizione e un forte legame con la nostra terra.

Erano presenti numerosi giornalisti e bloggers, tra cui Dario Sabatelli, direttore del magazine Liguria Food.

Francesco Petacco ha illustrato le caratteristiche e le virtù dell’olio ligure DOP, le differenze tra le cultivar del Ponente e del Levante, proponendoli in degustazione: olio fruttato, delicato, ideale per la cucina ligure, con note più spiccate di carciofo nelle produzioni dello spezzino.

È’ stato davvero Interessante

vederlo confezionare il pesto con il tradizionale mortaio di marmo: sapori antichi, memorie di famiglia, oggetti ritrovati. Un’autentica magia.

Marco Rezzano, presidente della Enoteca regionale della Liguria, azionando quasi la macchina del tempo, ha condotto la platea indietro, fino al 2007 con vini da uve Pigato e Vermentino. Strabiliante il potenziale di invecchiamento dei vini Bianchi liguri: un Pigato 2012 de La Vecchia Cantina di Salea, azienda storica, alfiere di una produzione di qualità, ha lasciato senza parole per la freschezza gustativa, i sentori di pietra focaia e il timbro dell’idrocarburo, il finale lungo, persistente, sapido.

Colore Topazio luminoso, sentori di mela disidratata, papaya, miele e nocciola per il Vermentino Vigna del Generale 2012, dell’azienda Linero: il ricordo al Generale Tognoni e alla sua amicizia con Luigi Veronelli ha sottolineato il riconoscimento del valore di questa zona Liguria a partire dagli anni Settanta.

Colpo di fulmine

per il Villa Linda, Vermentino annata 2007 dell’azienda La Pietra del Focolare. Avvolgente, setoso, profilo olfattivo di albicocca secca, mandorla, nocciola tostata, miele, resina di Pino, elegante accenno ossidativo, con graffio salino in chiusura.

Non poteva mancare un assaggio di due annate 2015 e 2013 di un Vermentino di un’azienda leggendaria dei Colli di Luni, Ottaviano Lambruschi. Costa Marina 2013 si apre come una finestra direttamente sul mare, respiri il bosco che circonda il vigneto mentre la luce lontana ti abbaglia e ti imprime quel profumo di erbe aromatiche, cedro, pompelmo, ginestra.

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Questa esperienza ha messo in luce la capacità di interessante evoluzione grandi bianchi liguri: un peccato non trovarli in carta nei ristoranti!

Cerchiamoli quindi,

chiediamo in abbinamento ai piatti della tradizione annate non recenti, che sono sinonimo di qualità, non di qualcosa di “vecchio” e magari rimasto invenduto.

Il canto della terra, il vino di Liguria riesce sempre a sorprendere, regalandoci Infinite emozioni.

 

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