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ome si fa a far emergere un talento?
Lasciando che le cose accadano, senza guidarle, mettendosi in ascolto, osservando.
Vale nella vita, in natura ed in viticoltura.
È osservando il comportamento dei Cerri che gli anziani della Val di Vara hanno scelto i terreni su cui piantare le loro viti.
I cerri sono noti per prediligere zone soleggiate e terreni tarsici in grado di trattenere in profondità il giusto tasso di umidità.
Condizioni che stimolano la vite non solo a dare il meglio di sé ma anche a far emergere il meglio dal terreno stesso.
Così, una regione difficile con piccole fette di terra cercate faticosamente tra la roccia ed il mare, regala vini dalla grande personalità.
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Cian dei seri, 90 % Vermentino e 10% tra Albarola e Sauvignon fermenta in tini di acciaio prima di riposare 5 mesi sulle fecce fini.
Giallo paglierino si rivela consistente.
Intenso al naso. Ha una complessità interessante. Il primo naso è pera, netta, precisa e pulita. Il secondo naso è mare, nelle sue sfaccettature, salsedine, pesce appena pescato che mi fa desiderare un piatto di sashimi. Il terzo è frutta tropicale, non troppo matura. Il Sauvignon si fa spazio con la sua nota vegetale. Si apre un bouquet di erbe.
In bocca sapidità spiccata, emergono fiori di campo, molto fresco.
Persistente con una particolare nota di roccia bagnata sul finale.
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