Amber Wine Festival: una seconda edizione indimenticabile
Amber Wine Festival: una seconda edizione indimenticabile

Amber Wine Festival: una seconda edizione indimenticabile

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rieste è stata protagonista della seconda edizione di Amber Wine Festival, una manifestazione che presenta in degustazione i vini bianchi macerati: al Castello di San Giusto, domenica 21 e lunedì 22 maggio si sono puntati i riflettori su oltre 40 aziende che portano avanti questa filosofia di produzione, non solo in Friuli-Venezia Giulia, Slovenia e Croazia ma anche in altre regioni italiane quali Trentino-Alto Adige, Sicilia, Emilia Romagna e in Austria.

Rispetto all’anno scorso molte più aziende del food presenti, oltre al ristorante Placito Risano, il cui resident chef Jure Dretnik ha proposto in assaggio ai partecipanti degli squisiti amuse bouche: squisiti i salumi di Biosing, i gelati del caffè Vatta e del bar X, le sardine di Cape Trieste, i finger food di Mood e i pani con lievito madre di Pagna.

All’inaugurazione erano presenti il patron Diego Colarich, creatore dell’Amber Wine Festival, le autorità locali e l’assessore alle Politiche della Cultura e del Turismo del Comune di Trieste Giorgio Rossi.

L’affluenza del pubblico è stata importante, non solo turisti ma soprattutto winelovers, operatori del settore, ristoratori e giornalisti sia nella giornata di domenica che di lunedì; un’opportunità più che unica quella di trovare ai banchi di degustazione personaggi mitici del mondo del vino per uno scambio di idee durante le degustazioni.

Erano infatti presenti Mateja Gravner con una splendida Ribolla 2015, Radikon con la Ribolla 2018 e lo Slatnik 2021, Dario Princic con Jakot 2019 e il Pinot Grigio 2020, Podversic con Malvasia e Ribolla 2019.

Tra gli assaggi più interessanti sicuramente i vini dell’azienda Uou, un consorzio di viticoltori presieduto da Marinko Pintar che ha recuperato 5 vecchi vigneti abbandonati a Solkan. Uno di questi, il vigneto Ivanka si estende per 0,4 ettari e le viti hanno più di 80 anni. L’orange traspare dalle bottiglie di vetro e cattura per la vivacità del colore; in etichetta la testa del bue, simbolo del lavoro dei campi e immagine della cantina stessa. Meraviglioso il pinot grigio 2019 e la Malvasia Ivanka 2019: vini che mantengono l’identità del vitigno e una piacevolezza di beva straordinaria!

Abbazia di San Giorgio di Battista Belvisi a Pantelleria ha saputo incantare per due versioni di zibibbo macerato, Sun 2021 e Joe Pesk 2020. Joe Pesk si presenta in una bottiglia di vetro trasparente ed è prodotto con uve da vigne centenarie che macerano 20 giorni sulle bucce. Al naso pesca e poi miele e sentori di macchia mediterranea, sorso agile e chiusura salmastra.

Andreas Dichristin ha portato in assaggio due annate sia di Leviogn (viognier) che di Garnellen (sauvignon), vini che hanno un’anima e ogni volta riescono a regalare qualcosa di nuovo e di bello al calice. La permanenza in bottiglia arricchisce sempre la complessità olfattiva mentre resta in bocca la struttura agile e dinamica e la squisita bevibilità. L’azienda di Andreas, Tröpfltalhof è in conduzione biodinamica ed è situata non molto lontano dal Lago di Caldaro in Trentino-Alto Adige e offre la possibilità di pernottare nelle camere che si affacciano direttamente sulle vigne. Un vero paradiso per gli enoturisti!

Movia è una azienda molto conosciuto della Brda, le cui origini risalgono al 1820. Produce vini macerati che vengono esportati in tutto il mondo e per amplificare il piacere enogastronomico ha creato una serie di calici di cristallo, chiamati Movia Crystal, grazie alla collaborazione con la vetreria Rogaska. Di grande personalità, pulizia ed eleganza Veliko Rebula 2020 e Lunar 2017 che regala note di albicocca, mela cotogna, fiori di prato, miele e cenni agrumati.

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Sandi Skerk è produttore che sa interpretare a meraviglia l’anima del Carso e la cantina scavata nella roccia sa custodire i vini ottenuti dai vitigni autoctoni. Conduzione biologica e minimi interventi nella vinificazione, che avviene con lieviti indigeni, prediligendo la tecnica macerativa e gli imbottigliamenti senza filtrazione e chiarifica. Vitovska 2020 è un tripudio di profumi floreali, di sambuco, biancospino, di erbe di campo di the verde. In bocca dimostra una bella progressione e una chiusura sapida. Molto interessante la bollicina ottenuta con metodo ancestrale e seconda fermentazione in bottiglia da glera.

Un evento che si conferma come un appuntamento immancabile per chi vuole approfondire la tipologia degli Amber Wines e le storie di questi vignaioli a dir poco eroici, che interpretano i loro territori e i vitigni nativi attraversano questa tradizione antica di vinificazione.

 

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