Intervista a Haris Papandreou, esperto conoscitore del vino e padre del Greek Wine Day: il vino greco in Italia e il suo appassionato racconto.
H
aris Papandreou, hai ideato il Greek Wine Day per celebrare l’eccellenza del vino greco e farlo conoscere sempre meglio in Italia. Puoi raccontare questi anni e le tue riflessioni?
Ricordo come fosse ieri la prima lettera che avevamo inviato dal Consolato Onorario della Grecia a varie cantine in Grecia. Inizialmente, la risposta fu positiva solo da parte di sette cantine, ma successivamente arrivò anche l’interesse dell’associazione di produttori di vino Wines of Crete.
Così, nel marzo 2015, si tenne la prima degustazione a Firenze con sette cantine provenienti da diverse regioni della Grecia, con solo due presenze fisiche e una seconda con le 21 cantine di Wines of Crete.
L’ottima risposta del pubblico e le recensioni positive dei giornalisti mi spinsero a dedicare più tempo al progetto. Iniziai a provare, a spese mie, sempre più vini greci da diversi produttori e mi accorsi che in Grecia stava avvenendo un cambiamento importante: il vino greco non era più la retsina di bassa qualità che dominava fino ai primi anni ’80.
Alcuni cambiamenti nella legislazione europea sull’invio di campioni annullarono due degustazioni programmate, ma non mi scoraggiai. Così, il 21 febbraio 2019, si tenne la terza degustazione a Firenze con otto cantine e 33 etichette, sempre in un’enoteca al centro di Firenze-
Olga, se non sbaglio, fu proprio in quell’occasione che ci conoscemmo, visto che partecipasti anche tu.
Credo che il successo di questo evento sia stato ciò che mi ha spinto a cercare di realizzare qualcosa di ancora più grande.
Nel maggio del 2019, inviai un’e-mail a tutte le cantine della Grecia e a quelle straniere che producono vini dalla varietà autoctona greca Assyrtiko. L’obiettivo era organizzare la più grande degustazione di Assyrtiko mai realizzata al mondo, proponendo al contempo l’avvio delle procedure per la creazione di una giornata mondiale dedicata alla varietà Assyrtiko.
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Il nostro invito fu accolto da circa 35 cantine greche e tre cantine estere (Australia, Turchia e Stati Uniti).
Purtroppo, due eventi ci costrinsero prima a posticipare e poi ad annullare l’evento: il primo fu la chiusura del ristorante che avrebbe dovuto ospitarlo, il secondo fu l’arrivo del COVID-19.
Poiché l’Assyrtiko Day non poté realizzarsi, pensai al Greek Wine Day, un’idea ancora più ambiziosa. Questa volta, vincemmo anche contro il COVID: il primo evento si tenne nel 2021, in una forma diversa dalle solite degustazioni. Successivamente, seguirono il GWD 2023 con 16 cantine presenti e il GWD 2024 con 20 cantine, con la consueta degustazione a banco.
Oggi siamo giunti alla quarta edizione del Greek Wine Day a Firenze e spero che presto possa diffondersi in altre città italiane e, perché no, in tutta Europa.
Il Greek Wine Day è ora una associazione: siamo curiosi di saperne di più
Dal 17 marzo 2024, il Greek Wine Day è diventato un’associazione senza scopo di lucro, con l’obiettivo esclusivo di promuovere il vino greco.
Abbiamo già ottenuto la Partita IVA e registrato, insieme allo statuto, anche il logo del GWD.
Al momento, abbiamo nominato 20 membri onorari, riportati nello statuto, che fino a oggi ci hanno dato un prezioso contributo. L’obiettivo è ampliare il numero dei membri onorari in Italia, coinvolgendo enologi, cantine, giornalisti e altri esperti del settore.
Contemporaneamente, stiamo lavorando per acquisire nuovi membri amici, che potranno sostenere l’associazione con una piccola donazione di circa 10-15€ (l’importo è ancora da definire). In cambio, riceveranno diversi vantaggi, come sconti su degustazioni, visite in cantina, vini greci in ristoranti e wine bar in Grecia e all’estero.
Abbiamo molte altre idee, ma è ancora troppo presto per svelarle.
Determinante l’appoggio del Console Onorario Greco di Firenze, arch. Peggy Petrakakos: una persona speciale, decisa e determinata, che rappresenta la grandezza e la bellezza della Grecia. Il Greek Wine Day ha avuto visibilità anche in Grecia?
Sicuramente, senza il contributo determinante del Console Peggy Petrakakos, non saremmo mai arrivati a questo punto.
All’inizio, il Greek Wine Day aveva una visibilità piuttosto limitata in Grecia. La promozione più significativa è avvenuta grazie agli articoli del giornalista Theodoro Syggelakis, inviato in Italia, i cui reportage sono stati ripubblicati da diversi media online.
Anche alcuni giornali di Santorini e la rivista specializzata Grapes hanno scritto articoli sull’evento.
In generale, però, la stampa cartacea e online in Grecia non è molto favorevole agli eventi organizzati da persone che non fanno parte della loro cerchia di conoscenze.
A novembre la nuova edizione del Greek Wine Day: puoi svelarci qualche particolare in merito?
Il 1° novembre 2025, presso l’Hotel Albani, si terrà la quarta edizione del Greek Wine Day sempre in collaborazione preziosa della FISAR Firenze.
Finora hanno confermato la loro partecipazione 21 aziende vinicole con presenza fisica, una in più rispetto allo scorso anno. Tuttavia, quest’anno avremo anche tavoli con sommelier, che serviranno vini di cantine che non potranno essere presenti o che, avendo una produzione limitata non possono venire per presentare 1-2 etichette.
Con queste cantine aggiuntive, il numero totale di partecipanti sale a 29, il più alto mai registrato in un evento in Italia.
Ci sarà anche un tavolo dedicato alla rivista “I Vini del Cuore”, sponsor dell’edizione 2024 e del 2025, che presenterà una grande sorpresa (ancora segreta).
Prevediamo che le etichette in degustazione saranno oltre 100, provenienti da diverse regioni della Grecia.
Durante la giornata di degustazione, annunceremo anche la data e il luogo del Greek Wine Day 2026.