Un Mare di Champagne 2019

Terrazza Diana Grand Hotel · Lunedì 17 Giugno 2019

· di Massimo De Luca ·

 


L

o Champagne. Vino sontuoso, simbolo di eleganza raffinata, di amore per il territorio, di antica sapienza. Alassio. Città degli innamorati, perla della Liguria, capitale sofisticata del turismo italiano. Ogni anno lo Champagne e Alassio si uniscono e danno vita un evento unico: Un mare di Champagne, la più importante kermesse nazionale sul vino più famoso del mondo.

Nel 2012, IL CONSORZIO MACRAME’ – DIRE FARE MANGIARE, nasce dal desiderio di alcuni ristoratori alassini di promuovere le eccellenze gastronomiche della rinomata cittadina, cui segue con una clamorosa intuizione, la creazione dell’evento Un Mare di Champagne, un’occasione per far incontrare maisons blasonate e piccoli produttori con gli operatori italiani della ristorazione e dell’accoglienza.

Ad ospitare questa importante manifestazione è il DIANA GRAND HOTEL di Alassio, con la sua meravigliosa terrazza sul mare e i suoi eleganti spazi interni, che sono stati teatro di degustazioni, master class e seminari.

A far da contorno una serie di eccellenze gastronomiche come ostriche, pasta fresca, salmone affumicato, carciofini sott’olio, formaggi e salsiccia cruda.

Organizzazione impeccabile,

dall’accoglienza al servizio dei sommelier FISAR, senza dimenticare i numerosi ragazzi che si sono occupati di tenere le sale degustazione in ordine, pulite e fruibili ai visitatori.

Anche in questa occasione le degustazioni sono state numerose e molti i vini che meriterebbero una menzione, ma come sempre mi sono fatto trascinare dalle emozioni, e solo da quelle che mi hanno incantato, sorpreso e soddisfatto.

In alcuni casi posso dire che gli assaggi mi hanno lasciato un vuoto, che riuscirò a colmare solo quando andrò a visitare il produttore a casa sua, in Champagne, quando avrò la possibilità di permettere a quei vini di inebriarmi nuovamente facendomi scorrere un brivido lungo la schiena.

In primisi ROGER MANCEAUX, recoltant manipulant, cioè un produttore che trattiene le proprie uve per creare i propri vini. Due gli champagne che mi hanno colpito: un Premier Cru 100% Meunier, uno dei soli Premier Cru fatto con questo nobile vitigno in purezza.

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Questa tipologia di vino ha un gusto di base molto più acidulo rispetto agli altri Pinot, con un sapore fruttato in cui spicca il retrogusto di frutti rossi quali ciliegia e ribes.

Si tratta di un extra brut, le cui uve nascono sulle Montagne di Reims, con una permanenza sui lieviti di almeno 3 anni, con un bouquet che si apre con profumi che ricordano le pesche sciroppate e frutti esotici come il mango ed il frutto della passione. Il finale, sulle note di pepe bianco, è straordinariamente persiste. Un vino perfetto per l’aperitivo, ottimo con carni bianche ed eccezionale con pesci tipizzati in salse.

Altra sorpresa un Premier Cru,

della zona di A Rilly la Montagne, millesimato 2011, 50% Pinot Noir Grand Cru e 50% Chardonnay 1er cru, permanenza sui lieviti di 7 sette anni, lavorato in botti di rovere. Si tratta di un’annata particolarmente speciale con un bouquet complesso su note di brioche e miele di acacia, con finale che ricorda i fichi e le albicocche secche. Ideale con i fritti di pesce o con le carni lavorate, chateaubriand su tutte.

Altro champagne sorprendente è stato Laurent Lequart, brut nature, Blanc de Meunier,

Champagne Laurent Lequart è una maison familiare collocata a Passy Grigny, nel cuore della Valle della Marna, dove il Meunier, emblematica varietà di uva, ne rappresenta la tipicità.

Il Meunier, è alla base della gamma ed è presente in quasi tutte le cuvéee lo Champagne che se ne produce è la fedele espressione del terroir, ed il risultato di un riconosciuto “savoirfaire”.

Vignaioli per vocazione da alcune generazioni, la maison CHAMPAGNE LAURENT LEQUART lavora 10 ettari di vigne situate nel villaggio di Passy-Grigny, nel cuore della Vallée de la Marne.

Con l’obiettivo di realizzare degli Champagne di grande qualità,

la tecnica di coltura viene condotta già da 15 anni con l’obbiettivo di rispettare al massimo gli uomini e l’ambiente, caratterizzato da un terroir particolare che beneficia di una eccezionale esposizione al sole. È qui che prosperano i vitigni Chardonnay, Pinot Noir e soprattutto il Pinot Meunier,  varietà quest’ultima tipica della regione, che conferisce alla cuvée una rotondità elegante e fruttata in grado di essere apprezzata da molti.

L’intera gamma è vinificata dalla cooperativa di Passy Grigny, che negli ultimi anni si è distinta per un’evoluzione tecnologica alquanto interessante, vantando un moderno centro di pressatura, con i tini totalmente a temperatura controllata e la vinificazione attentamente monitorata in ciascuna botte.

Ultimo champagne che mi ha lasciato un segno indelebile è BOUQUIN DUPONT, RM AVIZE, vieille vigne extra brut blanc de blanc Grand Cru, 100% chardonnay di Avize.

Entriamo in un territorio un po’ più complesso con questo Champagne. Si tratta sempre di Chardonnay ma questa volta le vigne sono posizionate solo ad Avize e hanno più di 60 anni. Si sentono le note fruttate ma in sintonia con quelle un po’ più marcate di lievito e di prodotti da forno, di crema pasticcera.

C’è sempre un fondo di agrume, ma è quasi se fosse fuso con il profumo, e il sapore, di una crema pasticcera dove trovano spazio anche due gocce di succo di limone.

Un vino fine ed elegante, infinito, interminabile, che induce alla beva.

Spero di avervi incuriosito sebbene soltanto con tre vini, ma vi assicuro prodotti da vignerons capaci, entusiasti ed innamorati del proprio lavoro.

Viva lo Champagne

 

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Un Mare di Champagne
Diana Grand Hotel
Alassio SV




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