Straordinario

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ironzolando nel web a caccia di novità, mi sono imbattuta, grazie ad un fotografo, in una cantina privata che mi ha molto incuriosita. Si trova nella cava di marmo Fantiscritti – Ravaccione, a Carrara.

Tra le bianche pareti di marmo sono custodite poche centinaia di bottiglie di metodo classico: la realizzazione del sogno di una ragazza che, pur ritenendosi astemia, porta avanti il progetto di produrre uno spumante.

Vermentino e Albarola dei Colli Apuani sono i vitigni scelti

Dopo la vinificazione le bottiglie riposano accatastate nella cava ad una temperatura costante compresa tra i 14 ed i 16 gradi da un minimo di nove mesi fino ad oltre 60 mesi.

Il remuage è manuale. Dopo la sboccatura e l’aggiunta del liqueur de tirage ogni bottiglia diventa un piccolo gioiello.

Il collo della bottiglia viene impreziosito da una collana con le perle ed il vetro viene coperto di marmettola.

L’etichetta in rame riporta il nome dello spumante: Straordinario.

Questo nome deriva dal fatto che il marmo di questa zona sia chiamato brutalmente “ordinario”.

Francesca, la titolare della cava e della cantina, non è mai stata d’accordo nel definirlo così, tant’è che i blocchi di marmo ricavati dalla sua proprietà vengono marchiati con il termine “Straordinario”.

Un modo per restituire il giusto valore a quella materia scelta con cura e plasmata da Michelangelo.

Gli spumanti non sono in vendita, ma Francesca è lieta di offrirvi un calice di “Straordinario” durante la visita alla cava.