Cinque vini liguri che vi daranno la sensazione di essere in vacanza
Cinque vini liguri che vi daranno la sensazione di essere in vacanza

Cinque vini liguri che vi daranno la sensazione di essere in vacanza

C

aldo opprimente su tutta la Penisola in questa estate che tardava ad arrivare…Siamo giunti quasi a Ferragosto e con esso, uno dei periodi più gettonati per programmare le ferie e godersi un giusto e meritato riposo.

Sicuramente il liquido da preferire per idratarsi alle temperature raggiunte è sicuramente l’acqua ma durante una cena, un buon bicchiere di vino saprà degnamente accompagnare il nostro cibo e il nostro mood.

Da una delle mete più gettonate per le vacanze, ecco cinque bottiglie di piccole cantine della Liguria davvero imperdibili.

Dal territorio al confine con la Toscana, una vera perla dell’azienda Cerrolungo, che grazie all’agriturismo rappresenta sicuramente un luogo ideale per fare “base” per una visita alle Cinque Terre e al comprensorio di Luni.

Valeria Federici e le sue socie portano avanti una viticoltura ispirata alle tradizioni e si avvalgono della consulenza enologica di Walter De Battè, un carismatico produttore ligure.

Pentesilea è un vino bianco ottenuto da albarola, bosco e vermentino, dedicato alla Regina delle Amazzoni, che nel bicchiere ammalia per il suo colore giallo paglierino intenso con sfumature dorate, profumi balsamici, di frutta a pasta gialla, di agrumi. Freschezza e sapidità dialogano magistralmente tra di loro.

Cantine Levante, realtà con sede a Sestri Levante, è nata una decina di anni fa grazie all’impegno di Lorella Segarini e della sua famiglia nel cercare di recuperare le vigne storiche del casato, dove sono a dimore le uve del territorio e cioè bianchetta genovese, cimixia, vermentino e ciliegiolo.

Con le uve di bianchetta coltivate nel cru di Verici nasce in soli 2000 esemplari Anfore, un vino prezioso che fermenta sulle bucce per 30 giorni e poi riposa due anni in anfore di terracotta, dove vengono effettuati diversi batonnage e viene successivamente imbottigliato senza chiarifica o filtrazione.

Il colore ricorda l’oro e al naso si susseguono profumi di mela golden, frutta secca, miele. In bocca colpisce la sapidità che rimanda al mare e alle brezze che spirano nelle serate estive.

Leggi anche:
Poderi Costantini 1920

Poderi Costantini Antonio

Abruzzo lovers: il legame indissolubile tra la viticoltura e l’uomo. Parte seconda I n occasione di Cantine e Cortili, un evento davvero riuscito organizzato dal Sindaco Matteo Perazzetti e dalla Giunta del comune di Città Sant’Angelo, ho avuto modo di ...

Sempre con la bianchetta genovese, anch’essa affinata in anfora clayver, è nato il nuovo vino pensato da Andrea Bruzzone, paladino della Valpolcevera Doc.

Il suo nome è Patiscimile, un termine dialettale genovese che significa “invidioso, permaloso” ed è un assaggio che stupisce per l’eleganza dei profumi floreali di biancospino e di acacia e di erbe aromatiche, di buona persistenza e discreta struttura: ottimo per accompagnare formaggi non troppo stagionati o secondi piatti a base di pesce.

Nel negozio a Bolzaneto potrete scoprire anche il metodo classico Janua, anche nella versione pas dosè e il pet nat Axillo, veri must delle serate estive! A voi la difficile scelta!

Cantina Sancio nel ponente ligure a Spotorno è una fedele e capace interprete del vitigno autoctono lumassina, che propone in diverse versioni: per rinfrescarci, accompagnare acciughe fritte o piatti vegetariani è perfetta Igt Colline Savonesi Lumassina.

Le viti sono allocate nei comuni di Orco Feglino,Vezzi e Finale Ligure e i grappoli vengono vendemmiati a mano, solitamente nella prima metà di ottobre. Fermentazione e affinamento in acciaio sulle fecce fini per 4 mesi, a cui segue un mese di riposo in bottiglia.

Si offre nel calice con un luminoso color giallo paglierino e sprigiona note floreali ed erbacee. In bocca presenta un gusto quasi citrino, con chiusura decisamente salina.

Se siete appassionati di vini rosati non potete perdere il R’Osè di Ramoino Vini, ottenuto da uve rossese vinificate in acciaio; l’etichetta è già uno spettacolo, dato che raffigura una immagine femminile che rappresenta la Madre Terra, creata dall’artista Margherita Costa.

Un vino sensuale, fresco, che sprigionato note di piccoli frutti rossi succosi. La cantina che ha sede a Sarola nell’Imperiese è famosa, inoltre, per la produzione di pigato, vermentino oltre che a rossese e ormeasco, raccoglie l’esperienza di ben tre generazioni intimamente coinvolte con il territorio del Ponente Ligure.

Nonostante la produzione di vino in Liguria sia superiore solo a quella della Valle d’Aosta, possiamo affermare con certezza che grande è la qualità e che i produttori pur mantenendo fede a pratiche in vigna ispirate al rispetto della natura e alla sostenibilità, sperimentano nuove tecniche di vinificazione, regalando ai winelover veri e propri gioielli.

Il messaggio è quello di avere la curiosità di approfondire la produzione dei vignaioli liguri, veri artisti, conservatori di un paesaggio così incantevole quanto fragile, e di non farsi mancare mai l’occasione di degustare uno dei loro vini.

 

Lascia un commento più sotto oppure condividi...
 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *