Abruzzo lovers: il legame indissolubile tra la viticoltura e l’uomo.
Parte quarta
U
na scoperta enoica che devo a Clara, che ha già scritto di questa cantina: una giovane realtà abruzzese che nasce grazie al progetto di due ragazzi musicisti, Andrea Quaglia e Nat Colantonio che hanno scelto di lasciare il loro impiego e di lavorare la terra dei nonni, 4 ettari piantati con il Montepulciano e il Trebbiano, anime del luogo.
Non amano i compromessi, lavorano in regime biodinamico e nei vini si esprime la forza di una natura che si manifesta in tutta la sua bellezza. Armonie ancestrali, ritmi cadenzati come le stagioni in vigna: l’uva vendemmiata a mano si pigia con i piedi e in botte ci finisce con il raspo. 3500 bottiglie prodotte di Montepulciano , altrettante di Cerasuolo d’Abruzzo, mentre il Trebbiano dopo una breve macerazione continua l’affinamento in anfore di cocciopesto e in cemento.
In questo strano anno, quasi alla fine di settembre ho partecipato con amici ad un cena in vigna; Andrea si occupava di preparare gli arrosticini mentre Nat mesceva il vino con gioia e generosità. Un momento quasi irreale, stampato nella mia memoria e nel mio cuore come qualcosa di prezioso, una condivisione di affetti e di buon vino.
Resta qualche bottiglia in cantina, custodita gelosamente, per continuare a ricordare…
Vini Bossanova
Contrada Pignotto, 87
Controguerra TE
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