Resistenti: il progetto di Nicola Biasi nell’utilizzo di vitigni Piwi
Resistenti: il progetto di Nicola Biasi nell’utilizzo di vitigni Piwi

Resistenti: il progetto di Nicola Biasi nell’utilizzo di vitigni Piwi

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icordo il primo assaggio di Vin de la Neu di Nicola Biasi qualche anno fa a Città di Castello, durante la manifestazione Only Wine: rimasi colpita dalla purezza ed eleganza del Johanniter e del progetto della vigna di Coredo.

Nicola è sicuramente un enologo molto preparato e appassionato oltre ad essere una persona squisita:

la ricerca e il suo grande interesse per i vitigni resistenti, chiamati Piwi ha dato vita a una collaborazione importante con aziende situate in diversi territori, tra Friuli, Veneto e Trentino che vogliono promuovere i valori di sostenibilità totale e reale e produrre vini di ottima qualità.

Resistenti Nicola Biasi era presente al trentesimo Merano Wine Festival e ho potuto assaggiare una interessantissima selezione, dialogando con Renato Della Casa della azienda agricola Barbieri Adele.

Siamo partiti a degustare vini provenienti da territori vicino al mare per salire in altitudine fino alle dolomiti.

M’ama 2020 azienda Albafiorita a Latisana

I vitigni utilizzati sono il Sauvignon Kretos, che resiste molto bene alla peronospora e il Soreli. Profumi freschi, agrumati, frutta tropicale e grande freschezza gustativa.

In provincia di Treviso,

l’azienda Colle Regina ha presentato un profumato vino bianco – Forte 2019, affinato 10 mesi in cemento, da Solaris, un incrocio tra Merzling con la varietà 6.493 Gm (Severa Zarya x Muscat Ottonel). Un piwi che da vini che mi piacciono molto per il loro accattivante profumo e la buona acidità.

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Ca’Apollonio è l’azienda biologica di un architetto che si è letteralmente innamorato della viticoltura: 369 annata 2020 è un bianco delicato e di grande finezza da Souvignier Gris, spiccano i sentori di frutta a polpa bianca, seguiti da cenni di erbe aromatiche e in bocca esprime una vivace mineralità.

Poggio Pagnani utilizza il Souvigner Gris che coltiva a circa 400 m s.l.m. per questo vino bianco, vendemmia 2020, che conquista per la pulizia olfattiva e il sorso diritto e sapido in chiusura.

Non poteva mancare il Vin de la Neu 2019 di Nicola Biasi: in assaggio la bottiglia numero 15 di 941 prodotte. Un vino raro e prezioso, che affina 18 mesi in bottiglia.

Last but not least –

il rosso Ouvertüre della Cantina Barbieri Adele, raccontato con passione da Renato che lo ha visto nascere da uve Merlot che crescono nella zona particolarmente vocata del Collio friulano, in una vigna piantata nel 1969. Solo 1200 bottiglie prodotte: un assaggio intenso, avvolgente al palato, con tannini setosi e perfettamente integrati.

I vini di questo progetto non sono certo sfuggiti all’attenzione di Helmuth Köcher, The Wine Hunter, ideatore del Merano Wine Festival e hanno ricevuti importanti premi e riconoscimenti.

Una bella avventura che merita sicuramente di essere seguita!

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