Episodio 9

n riproduzione: Corcovado (Quiet Night of Quiet Star) Joao Gilberto.

In degustazione: Cerasuolo di Bossanova amore a prima Svista [perché lo avevo già incrociato ma non assaggiato]

Oggi è una giornata particolarmente calda, sono in giardino a leggere sulla sdraio, ho appena degustato un freddo e profumatissimo Cerasuolo d’Abruzzo della cantina Bossanova di Controguerra, mi addormento e sogno di rotolare sempre sulla stessa sdraio, ma in riva al mare, sono a Rio in Brasile a fine anni 50, in sottofondo il rumore delle onde e la chitarra di Joao Gilberto che suona un samba in modo minimalista, soffuso, che non supera gli 80 battiti per minuto, a dire il vero non ci arriva neanche il mio cuore.

Bevo un sorso e mi inebrio del profumo croccante della ciliegia, il samba Jazz esalta la buona acidità e freschezza e ottima persistenza, perché ogni vino andrebbe accompagnato da un ottimo brano musicale.

Siamo in piena esplosione dell’arte Neoconcreta che è un contributo brasiliano al Costruttivismo internazionale, un pullulare di artisti combattenti.

L’artista cerca di trovare nuovi significati del mondo e ampliare l’esperienza sensoriale dell’uomo, agendo nel tempo e nello spazio esperienziale, un po’ come fanno i vignaioli con il vino.

Continuo a leggere il mio libro

che parla di due ragazzi che si sono incontrati per caso Andrea e Nat ed insieme hanno realizzato un meraviglioso sogno: fare vino. Andrea diplomato al conservatorio suona il piano, Nat che gira il mondo suona chitarra e canta, si conoscono grazie a Mattia un amico in comune.

Nat ha un grande sogno quello di fermarsi dalla vita frenetica di un lavoro in una multinazionale e tornare in qualche modo a contatto con la terra, magari facendo vino, Andrea ha la vigna dei nonni, così da un casuale viaggio in macchina insieme verso Cupra Marittima, nasce questo grande progetto nel 2018, nello stesso anno in cui fanno la prima vendemmia, esattamente una settimana dopo quel viaggio, ovviamente da incredibile romantica mi sono subito innamorata di questa storia.

Nelle assolate e morbide colline teramane si estendono queste vigne di Montepulciano e Trebbiano d’Abruzzo, i filari che costeggiano i rotondi e lucenti crinali, dove si sente l’influenza del mare per la costa vicina, siamo a contrada Pignotto, Controguerra, 20 ettari dei quali 4 di vigneti e 2 di uliveti.

In una cantina dove due carismatici ragazzi senza enologo, senza trucchi e senza inganni fanno fermentare nelle botti di cemento vetrificato il vino in maniera del tutto naturale, su lieviti indigeni abbracciando tutta la filosofia della biodinamica.

Episodio 3

I struzioni per la lettura: in riproduzione The Suburbs Arcade Fire, se possibile stappare una bottiglia di Barrua, Isola dei Nauraghi 2013, candele alla vaniglia accese. Stavolta il livello di difficoltà nello scrivere supera l’estremo, forse il più alto, se ...

Un sogno nel mio sogno, la raccolta è tutta manuale e fatta a piccole quantità per non pigiare molto l’uva nelle casse e non rovinarla.

Nat racconta che sin da piccolo era affascinato dalla vendemmia che faceva la sua bisnonna, da quei rituali e gesti ha sempre sognato un giorno di farli suoi e ci è riuscito.

Squilla il telefono,

sobbalzo e mi sveglio. Al telefono è Nat, dovevamo sentirci perché voleva raccontarmi i suoi vini che mi erano appena arrivati.

Cosa mi ha detto? Fondamentalmente tutto quello che vi ho narrato nel sogno, poi abbiamo iniziato a vagare per discorsi di musica, arte, di piccole coincidenze e casualità che alla fine, nonostante non ci conoscessimo ci avevano comunque accomunato, ed infine di un piccolo sogno di cambiamento che stavolta invece è il mio, ma come spesso dico: “questa è un’altra storia” e se mai il sogno si concretizzerà non mancherò di raccontarvelo.

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