Coltivare fiducia per il futuro
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l 10 giugno alle ore 11 si è svolta la cerimonia d’inaugurazione della nuova cantina Lunae, in via Madonnetta 97 a Luni, alla quale è stata invitata una rappresentanza selezionata di figure autorevoli del mondo del vino e giornalisti.
La Liguria è sicuramente la protagonista di questo tempo, con la crescita della sua presenza nelle carte dei vini di locali non solo del territorio ma di tutta la nazione, grazie a prodotti sempre più tipici, carismatici, capaci di raccontare l’essenza di questo territorio così bello e allo stesso tempo così fragile.
Si percepiva una sorta di commozione e di stupore per l’opera di autentica bellezza artista e architettonica pensata per ospitare il lavoro di cesello delle uve pregiate che la famiglia Bosoni raccoglie dai 65 ettari di vigneti di proprietà e dai contadini con feritori e accogliere i visitatori per le degustazioni.
Diego assieme la sorella Debora guardano al futuro con entusiasmo e con le idee molto chiare: comunicare il valore della tradizione vitivinicola di questa zona di confine con la Toscana con un interesse particolare al pubblico giovane, al bere responsabile e ai principi di sostenibilità.
Grazie alla consulenza del designer Andrea Del Sere di Spazio Galleria di Firenze la nuova cantina incarna l’esigenza di “avere una casa per il futuro”: pioniere della viticoltura, il papà di Diego, Paolo Bosoni aveva iniziato negli anni Settanta a produrre vino scommettendo sul vermentino, lavorando alacremente per il riconoscimento della Doc.
Quello che la nuova generazione vuole portare avanti è la fiducia nel futuro, composto da ritmi più lenti, come quelli che dettano le fasi di lavoro sia in vigna che in cantina, dove l’uomo è una parte nell’universo e non il suo centro.
Per la costruzione sono stati utilizzati materiali e colori che richiamano ciò che è in natura, realizzando una vera opera d’arte collettiva, un progetto urbanistico che si basa su principi sociologici: sono spazi che generano spazi, che possono essere ampliati, in cui non esistono barriere tra lo spazio di lavoro e quelli di rappresentanza.
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Al termine della visita che avvicina il visitatore al linguaggio metafisico del vino, attualizzato nel concept della cantina stessa, si è brindato con una bollicina metodo classico ottenuta da albarola e vermentino in parti uguali, a suggellare una esperienza davvero unica ed emozionante.
La struttura sarà aperta al pubblico per le visite a partire dal 1 di luglio 2023 e sarà sicuramente una meta ricercata non sono dai winelovers ma da tutti coloro che amano l’arte nelle sue forme più sublimi.
Grazie a Diego Bosoni per aver voluto tutto questo. Cuore e anima.