#autoctonocampano · Vesuvio e dintorni #3 · Bosco de’ Medici Winery
#autoctonocampano · Vesuvio e dintorni #3 · Bosco de’ Medici Winery

#autoctonocampano · Vesuvio e dintorni #3 · Bosco de’ Medici Winery

I

n una delle più torride giornate dell’estate 2021 saliamo con il gruppo in compagnia di Yuri Buono che ci mostra una bellissima vigna, dove sta lavorando una signora di mezza età, sorridente che non sembra patire il caldo.

Le viti si innalzano e si vanno a intrecciare sopra le nostre teste, formando la pergola tipicamente in uso sul Vesuvio: uve bianche e rosse sono mischiate insieme e comincio a riconoscere il Piedirosso, la Falanghina più in là, il Caprettone.

Siamo nella tenuta dell’azienda Bosco de’ Medici, che ha la cantina e un bellissimo resort nel centro di Pompei, poco distante dal Santuario e dagli scavi archeologici.

Il nome deriva dalla famiglia nobile Toscana che qui aveva acquisito terreni: infatti nel 1567 Luigi De Medici di Ottajano, primo ministro del Regno di Napoli affidò al nipote Giuseppe il compito di produrre vini eccellenti in una zona riconosciuta come altamente vocata sin dai tempi dei Romani.

Un atto di coraggio

quello delle famiglie Palomba e Monaco di voler continuare il lavoro del nonno Raffaele, impegnato a coltivare con amore le antiche viti, a piede franco e alcune prefilloseriche, iniziato nel 1996 e portato a termine con la prima uscita di vini prodotti con il proprio logo nel 2014.

Molto interessante la visita in cantina e l’incontro con l’enologo Vincenzo Mercurio che ha raccontato il suo approccio alla vinificazione delle uve autoctone e ai progetti di sperimentazione.

Un pranzo servito in modo impeccabile sotto il pergolato del ristorante del resort: ottimo, compagnia e vini davvero eccellenti.

Pompeii Bianco è un IGT Vesuviano 100% Caprettone; abbiamo assaggiato diverse annate e scoperto il suo potenziale evolutivo, le note idrocarburiche che assume dopo qualche anno di bottiglia, il timbro erbaceo ed agrumato, il miele e la cera d’api.

Pressatura diretta delle uve, macerazione pellicolare e fermentazione in anfora e in acciaio. Credo che sia un vino che porti alla dipendenza!

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Lavaflava è un Lacryma Christi Doc ottenuto da Caprettone e Falanghina coltivati a Terzigno: dopo la vendemmia manuale, il mosto fermenta in acciaio e affina sei mesi sulle fecce fini.

Fragrante bouquet floreale e fruttato, stupendo finale sapido.

Pompeii rosso IGT Vesuviano è un Piedirosso 100%: le uve accuratamente selezionate vengono fatte fermentare a temperatura controllata, con una macerazione pellicolare di circa 10 gg e un affinamento prima in acciaio e poi in tonneau.

Gradevole anche d’estate, servendolo alla giusta temperatura.

Lavarubra è invece il Lacryma Christi rosso Doc che vede dialogare Piedirosso e Aglianico e il bouquet si arricchisce di note fruttate; avvolgente e setoso in bocca, si distingue per il tratto minerale.

Il convivio si anima di storie e di apprezzamenti sugli assaggi: il vino unisce, scalda i cuori e riusciamo a sentire il calore e l’ospitalità di chi ci ha accolto e ci vuole mostrare i frutti che nascono dalla tradizione di coltivare sul Vulcano.

Vini e persone fantastiche, che avrò sempre nel mio cuore.

 

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Azienda Agricola Bosco de’ Medici 
Via Antonio Segni, 43
Pompei NA
  +39 081 856 4040

 

  boscodemedici.com

 

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