Si riconosce la caratteristica del vitigno di non presentare un’elevata carica antocianica, per cui il colore rosso granato si lascia attraversare dalla luce che esalta la sua uniforme bellezza. Il naso è avvolgente, una sinfonia di Beethoven che rimanda a sentori di frutta rossa matura e sotto spirito, la composta di prugna, la macchia mediterranea fatta di corbezzolo e mirto, il balsamico dell’elicriso, la viola pansè, la rosa… un tripudio che riempie il palato e rimanda il corredo olfattivo; permangono freschezza e sapidità, nonostante l’alcol che accompagna sia decisamente percettibile. Un vino mitico senza compromessi. |